Approvata l'apertura di un club privè

Via libera alla trasformazione della Rosa Nera di Chiasso? Dubbi in Comune
Red. Online
07.07.2014 06:00

CHIASSO - Andati a vuoto tutti i precedenti tentativi di regolarizzare l'attività a luci rosse per anni esercitata al bar La Rosa Nera di Chiasso, ora i responsabili del locale sembrano avere trovato una strada percorribile per raggiungere la meta. Infatti, pochi giorni fa le autorità cantonali hanno recapitato al Comune il loro avviso favorevole sulla domanda di costruzione presentata lo scorso dicembre per il cambiamento di destinazione da bar a club privé e da zona abitativa a luogo d'incontri. Adesso, tocca al Municipio di Chiasso decidere se rilasciare la licenza edilizia, aprendo di fatto le porte al ritorno delle prostitute nel ritrovo di via Sottopenz 15. Una scelta non facile, dato che il via libera alla realizzazione di una sorta di casa d'appuntamenti privata limiterebbe le facoltà di controllo e di intervento delle autorità. Sui club privé esiste una sorta di vuoto giuridico, che rende particolarmente difficoltoso un esame approfondito della pratica. Uno dei dubbi che si fa largo a Chiasso è che una volta in esercizio il locale possa permettere un accesso indiscriminato, fornendo a tutti i clienti la tessera di soci. Accorgimento che consentirebbe di rispettare la definizione di club privato operando però come in passato, quando la Rosa Nera era un comune lupanare. Senza dimenticare che lo stabile è inserito in una zona residenziale, dove il Piano regolatore della cittadina vieta il meretricio. Considerata la delicatezza del caso, è assai probabile che il Municipio si prenda alcune settimane di riflessione, per risolvere dopo le vacanze estive se accordare il permesso di costruzione postulato dalla Hoghi SA.

In questo articolo: