Armi, droga e musica trap: la gang che spacciava a pochi passi dal Ticino

Armi, droga e musica trap. Sì, dietro lo spaccio nei boschi nei dintorni di Varese, a pochi passi dal Ticino, c'era la 167 Gang, un gruppo musicale di Malnate. Il frontman del gruppo e un altro componente sono finiti in carcere, oggi, assieme ad altre dieci persone, mentre il totale delle misure cautelari sono diciannove.
L'indagine, scrive la Polizia di Stato italiana, è scattata a metà febbraio grazie all'Antidroga della squadra mobile di Varese e all'arresto di tre persone, armate di tutto punto, con fucili a pompa e Kalashnikov. Da lì, attraverso intercettazioni ambientali, le autorità sono arrivate a Malnate, sede della band trap. Grazie alle citate intercettazioni e a nuovi, serrati appostamenti, partiti seguendo l'auto di un sospettato, «è emerso – scrive la Questura – un vero e proprio stretto legame tra quest’ultimo e la citata band, con particolare riguardo al cantante, risultato inaspettatamente essere non solo a capo di un gruppo di giovani dediti allo spaccio di hashish e cocaina, ma anche il fornitore di parte delle armi sequestrate ai tre nordafricani arrestati».
La 167 Gang, inciso, è molto conosciuta nella zona. Tramite social, vanta un seguito importante e milioni di visualizzazioni. L'indagine, leggiamo, ha consentito di intercettare consegne di droga in tutto il Varesotto. I trasporti venivano affidati al sospettato monitorato dalle autorità, che recapitava la merce a destinazione. Durante l'indagine, ancora, «è stato monitorato un tentativo di incendio a scopo estorsivo dei locali compiuto da un noto pregiudicato locale per motivi in parte legati a “contrasti” di carattere personale, incendio domato dai Vigili del Fuoco che in un primo momento aveva scatenato un tentativo di rappresaglia armata da parte della banda, la quale, invece, in un secondo momento si è trovata costretta a chiudere “la partita” con il pagamento di alcune migliaia di euro in favore del pregiudicato».
Oggi, sono stati arrestati in flagranza di reato tre soggetti, due dei quali già destinatari dell'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria mentre un terzo è risultato essere un altro componente della band. Gli arrestati sono stati trovati in possesso di droga e armi: gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato alcuni fucili e circa 9 chili tra hashish e cocaina. In manette è finito pure un nome eccellente del sottobosco criminale varesino, già al centro di processi per rapine a mano armata fra la provincia di Varese e la Svizzera. Parliamo di un nome noto fra le frange più violente della tifoseria di estrema destra del Varese. Ancora la Questura: «L’indagine Note stonate ha così portato alla luce uno spaccato del mondo rap/trap, già evidenziato in altre indagini a livello nazionale, dove alcuni gruppi musicali e/o singoli cantanti, nel comporre i propri testi basandoli su violenze di ogni tipo e/o inneggiando all’uso di droga e di armi, hanno di fatto trasbordato nella realtà tutto ciò, in spregio alle normali regole di vita e leggi dello stato».
