Ascona-Isole di Brissago: «Non esiste nessun piano B» per la passerella sul lago

LOCARNESE - «Non c’è nessun «piano B» per la passerella galleggiante tra Ascona e le Isole di Brissago. O possiamo realizzare il progetto WOW, cioè «Walk on Water», che abbiamo presentato alle autorità comunali e cantonali e anche illustrato pubblicamente, oppure non se ne fa niente». Benjamin Frizzi, direttore marketing dell’Organizzazione turistica regionale Lago Maggiore e Valli (OTRLMV) e coordinatore del progetto di passerella galleggiante di circa 3,2 km di lunghezza che per cinque anni dovrebbe collegare il porto di Ascona con le Isole di Brissago, da noi interpellato smentisce i «rumors» che si stanno diffondendo a vario livello e che lo descrivono al lavoro per presentare un’installazione diversa e meno «invasiva». E più precisamente una passerella, sempre galleggiante, tra Porto Ronco e le Isole di Brissago, da mantenere in esercizio per qualche tempo o al massimo una stagione estiva, quindi più orientata sul modello di quella installata per tre settimane nel luglio 2016 dall’artista bulgaro Christo sul Lago d’Iseo. D’altra parte c’è stato anche chi come Pietro Vanetti, all’interno della stessa Organizzazione turistica regionale, ha recentemente proposto con un’interpellanza l’idea alternativa sul Verbano, vale a dire un «Teatro a lago» attorno alle isole, cioè un’installazione, sempre galleggiante ma decisamente meno imponente della passerella di 3,2 km che il gruppo di promotori privati, coordinato da Frizzi, intende appunto realizzare per portare turisti tutto l’anno sulle rive del Lago Maggiore.
Quattro ricorsi pendenti
Sul progetto «WOW» ricordiamo che peraltro pendono quattro ricorsi, tra i quali quello della STAN, Società ticinese per l’arte e la natura, inoltrati al Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) e che si oppongono alla decisione del Governo di modificare il Piano cantonale dei sentieri escursionistici, permettendo di fatto la realizzazione dell’installazione galleggiante, il cui costo si aggira sui 25 milioni di franchi. «Attendiamo la decisione del TRAM, che valuterà gli aspetti giuridici sulla decisione pianificatoria del Governo in fatto di sentieri escursionistici. Noi non possiamo far altro, ma una cosa è certa: se i giudici dovessero dar ragione agli oppositori non ci sarà nessuna passerella. In caso contrario, proseguiremo con la concretizzazione di un progetto nel quale crediamo e che ha raccolto ampi consensi tra istituzioni, operatori turistici e finanziatori privati», conclude Frizzi.