Locarnese e Vallemaggia

Assistenza e cura a domicilio, casi sempre più complessi

Raggiungono quota 150.000 le ore di prestazione previste per l’anno prossimo dall’ALVAD - Crescono le situazioni impegnative e la tendenza a dimettere non appena possibile i pazienti dalle strutture ospedaliere
Seppur in calo, le cure di base rimangono il principale settore d’attività del servizio. ©Keystone/Bally
Spartaco De Bernardi
19.10.2023 06:00

Il numero di utenti rimane invariato, ma le ore per le prestazioni fornite aumentano lievemente raggiungendo quota 150.000. Questo lo scenario delineato per l’anno prossimo dall’Associazione locarnese e valmaggese di assistenza e cura a domicilio (ALVAD). Nel messaggio sul preventivo 2024, che verrà discusso durante l’assemblea convocata il prossimo 14 novembre e secondo il quale i conti chiuderanno con un utile d’esercizio pari a 25.000 franchi, l’ALVAD sottolinea la capillarità del suo intervento sul territorio: le 2.170 persone che beneficiano dei servizi prestati dal servizio spitex rappresentano infatti il 3,1% della popolazione residente, percentuale superiore alla media sia cantonale, sia nazionale. Come accennato, nel 2024 le ore di prestazione dovrebbero aumentare lievemente (+ 0,7% rispetto al 2023), incrementando di riflesso il numero di quelle erogate a favore di ogni singolo utente che si attesterebbe a 69,1. Si prevede in particolare un ulteriore incremento delle prestazioni che rientrano nella categoria «prima visita, consigli e istruzioni» (+ 900 ore) dovuta alla crescente complessità dei casi e alle attività di consulenza, insegnamento e prevenzione a favore dell’utenza. Continua anche in misura consistente l’aumento delle ore prestate nell’ambito di «esami e cure «(+ 3.100) legata alla sempre crescente tendenza a dimettere non appena possibile i pazienti dalle strutture ospedaliere e di cura, riducendo così le costose degenze. Un’ altro fattore che determina l’aumento delle prestazioni da fornire in questo ambito è la presa a carico di situazioni sempre più complesse. «Come andiamo ripetendo da alcuni anni – annota a tal proposito il comitato dell’ALVAD- stiamo di fatto concretizzando l’«ospedalizzazione a domicilio”».

Aiuto domestico in calo

Si conferma poi la lieve controtendenza già registrata negli scorsi anni (- 1.900 ore) per quanto attiene alle cure di base, che rimangono comunque la principale componente delle prestazioni dell’ALVAD con circa il 44% del totale. In ulteriore riduzione anche le prestazioni di «aiuto domestico» (- 1.100 ore) a seguito dell’impiego di badanti e della ricerca di soluzioni più economiche da parte di alcuni utenti, considerato che per i redditi medio-alti l’attuale tariffario risulta piuttosto elevato. «Queste prestazioni – evidenzia il comitato dell’ALVAD – continuano comunque a giocare un ruolo importante per il mantenimento a domicilio».

Organico potenziato

In relazione alla crescita di prestazioni sanitarie aumentano le ore erogate da aiuto familiari e operatori sociosanitari (+ 1.300). Rimangono invece stabili quelle svolte da infermiere ed infermieri che si confermano la categoria professionale principale dell’Associazione. Continua la sensibile crescita del lavoro degli assistenti di cura (+ 3.300 ore) che mantengono una funzione di cure base e che vanno a sostituire il personale ausiliario (- 3.700 ore), considerata la casistica sempre più impegnativa. Per far fronte al previsto aumento dell’attività si rende necessario un incremento del personale: l’anno venturo l’organico dell’ALVAD passerà da 104,5 a 107 unità.

Si lavora alla nuova sede

Dopo tante cifre, vediamo i temi che l’ALVAD intende affrontare e consolidare nel 2024. Tra i principali vi è la sperimentazione di una rete integrata del Locarnese che prevede la collaborazione con diversi enti quali case per anziani pubbliche e private, spitex privati ed enti d’appoggio, nonché il coinvolgimento attivo dei Comuni. Proseguirà inoltre il progetto «Prevenzione interprofessionale delle cadute in ambito spitex» di cui l’ALVAD è capofila e che ha ottenuto il supporto ed il finanziamento della Fondazione promozione salute svizzera così come l’approvazione del Servizio di promozione e valutazione sanitaria dell’Ufficio del medico cantonale. Previsto anche il potenziamento delle altre attività di prevenzione, che costituiscono un tassello fondamentale per assicurare a lungo termine il mantenimento a domicilio. Non da ultimo il comitato dell’ALVAD intende procedere con il progetto per la realizzazione del nuovo centro socio-assistenziale e della nuova sede a Muralto. «Confidiamo che vengano evasi gli ulteriori due ricorsi così che si possa procedere con la pubblicazione del concorso per investitori».

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