Assistenza e cura a domicilio, casi sempre più complessi

Il numero di utenti rimane invariato, ma le ore per le prestazioni fornite aumentano lievemente raggiungendo quota 150.000. Questo lo scenario delineato per l’anno prossimo dall’Associazione locarnese e valmaggese di assistenza e cura a domicilio (ALVAD). Nel messaggio sul preventivo 2024, che verrà discusso durante l’assemblea convocata il prossimo 14 novembre e secondo il quale i conti chiuderanno con un utile d’esercizio pari a 25.000 franchi, l’ALVAD sottolinea la capillarità del suo intervento sul territorio: le 2.170 persone che beneficiano dei servizi prestati dal servizio spitex rappresentano infatti il 3,1% della popolazione residente, percentuale superiore alla media sia cantonale, sia nazionale. Come accennato, nel 2024 le ore di prestazione dovrebbero aumentare lievemente (+ 0,7% rispetto al 2023), incrementando di riflesso il numero di quelle erogate a favore di ogni singolo utente che si attesterebbe a 69,1. Si prevede in particolare un ulteriore incremento delle prestazioni che rientrano nella categoria «prima visita, consigli e istruzioni» (+ 900 ore) dovuta alla crescente complessità dei casi e alle attività di consulenza, insegnamento e prevenzione a favore dell’utenza. Continua anche in misura consistente l’aumento delle ore prestate nell’ambito di «esami e cure «(+ 3.100) legata alla sempre crescente tendenza a dimettere non appena possibile i pazienti dalle strutture ospedaliere e di cura, riducendo così le costose degenze. Un’ altro fattore che determina l’aumento delle prestazioni da fornire in questo ambito è la presa a carico di situazioni sempre più complesse. «Come andiamo ripetendo da alcuni anni – annota a tal proposito il comitato dell’ALVAD- stiamo di fatto concretizzando l’«ospedalizzazione a domicilio”».
Aiuto domestico in calo
Si conferma poi la lieve controtendenza già registrata negli scorsi anni (- 1.900 ore) per quanto attiene alle cure di base, che rimangono comunque la principale componente delle prestazioni dell’ALVAD con circa il 44% del totale. In ulteriore riduzione anche le prestazioni di «aiuto domestico» (- 1.100 ore) a seguito dell’impiego di badanti e della ricerca di soluzioni più economiche da parte di alcuni utenti, considerato che per i redditi medio-alti l’attuale tariffario risulta piuttosto elevato. «Queste prestazioni – evidenzia il comitato dell’ALVAD – continuano comunque a giocare un ruolo importante per il mantenimento a domicilio».
Organico potenziato
In relazione alla crescita di prestazioni sanitarie aumentano le ore erogate da aiuto familiari e operatori sociosanitari (+ 1.300). Rimangono invece stabili quelle svolte da infermiere ed infermieri che si confermano la categoria professionale principale dell’Associazione. Continua la sensibile crescita del lavoro degli assistenti di cura (+ 3.300 ore) che mantengono una funzione di cure base e che vanno a sostituire il personale ausiliario (- 3.700 ore), considerata la casistica sempre più impegnativa. Per far fronte al previsto aumento dell’attività si rende necessario un incremento del personale: l’anno venturo l’organico dell’ALVAD passerà da 104,5 a 107 unità.
Si lavora alla nuova sede
Dopo tante cifre, vediamo i temi che l’ALVAD intende affrontare e consolidare nel 2024. Tra i principali vi è la sperimentazione di una rete integrata del Locarnese che prevede la collaborazione con diversi enti quali case per anziani pubbliche e private, spitex privati ed enti d’appoggio, nonché il coinvolgimento attivo dei Comuni. Proseguirà inoltre il progetto «Prevenzione interprofessionale delle cadute in ambito spitex» di cui l’ALVAD è capofila e che ha ottenuto il supporto ed il finanziamento della Fondazione promozione salute svizzera così come l’approvazione del Servizio di promozione e valutazione sanitaria dell’Ufficio del medico cantonale. Previsto anche il potenziamento delle altre attività di prevenzione, che costituiscono un tassello fondamentale per assicurare a lungo termine il mantenimento a domicilio. Non da ultimo il comitato dell’ALVAD intende procedere con il progetto per la realizzazione del nuovo centro socio-assistenziale e della nuova sede a Muralto. «Confidiamo che vengano evasi gli ulteriori due ricorsi così che si possa procedere con la pubblicazione del concorso per investitori».