Truffe

Associazioni in rete a difesa degli anziani

Le diverse organizzazioni, in collaborazione con la Polizia cantonale, fanno fronte comune dando il via a una serie di incontri di prevenzione e sensibilizzazione per gli over 65 - Tarchini: «Vogliamo essere un punto di riferimento» - Pizolli: «Non vogliamo allarmare, ma allertare»
©Chiara Zocchetti
Martina Salvini
17.01.2023 06:00

Unire le forze per essere più efficaci e capillari. È con questo scopo che le diverse associazioni che in Ticino si occupano degli anziani hanno deciso di fare fronte comune contro le truffe che, spesso, prendono di mira proprio le persone più fragili e sole. Come? Pro Senectute, Associazione ticinese per la terza età (ATTE), GenerazionePiù, Associazione italiana Lugano anziani (AILA) e Generazioni&Sinergie, insieme alla Polizia cantonale, hanno deciso di organizzare una serie di incontri di prevenzione e sensibilizzazione sul tema. «Sebbene viviamo in un Paese dove la qualità di vita è molto alta, così come il livello di sicurezza, gli anziani sono purtroppo spesso vittime di truffe a causa della loro fragilità e spesso della condizione di solitudine in cui vivono», ha spiegato in conferenza stampa Laura Tarchini, responsabile della comunicazione di Pro Senectute Ticino e Moesano. I malintenzionati, ha proseguito, «si muovono in maniera molto scaltra, facendo leva sulle emozioni delle persone più in là con gli anni». Di qui, l’importanza di parlare del fenomeno, di farlo conoscere e di dare agli anziani gli strumenti più adeguati per sapere come reagire in caso di truffa. Un’esigenza, questa, già emersa in passato, tanto che diverse associazioni avevano già iniziato a muoversi autonomamente organizzando incontri appositi. «Ma non si esaurirà tutto con questo ciclo di incontri», ha detto da parte sua Roberto Fridel, presidente di Generazioni & Sinergie. «L’obiettivo è far proseguire nel tempo l’opera di prevenzione, aggiornandoci in base all’evoluzione delle truffe».

Tante tipologie

Sì, perché le tipologie di raggiro sono molteplici ed evolvono velocemente. Ci sono le ormai famose truffe del falso nipote, ossia le chiamate in cui si annuncia per telefono l’incidente al figlio o a un nipote, chiedendo soldi per l’intervento chirurgico urgente. Ci sono finti collaboratori di ProSenectute che addirittura applicano una targhetta identificativa fasulla pur di farsi aprile le porte di casa dagli anziani. E poi ci sono le truffe online. «A tutti noi - ha evidenziato il portavoce della Polizia cantonale, Renato Pizolli - è capitato di conoscere qualcuno che sotto le festività natalizie è incappato in qualche acquisto online sfortunato. Del resto, in mondo di internet è pieno di insidie». Per questo, ha proseguito Pizolli, «il nostro obiettivo è creare anticorpi. Non vogliamo allarmare, né far vivere le persone nella paura. Il nostro intento è quello di allertare la popolazione, contribuire a creare una sensazione di sicurezza accresciuta».

Numeri in crescita

Stando ai dati della Polizia, le truffe sono aumentate nel corso nel 2022. «È aumentata l’intensità dei tentativi di raggiro, ma anche il numero di truffe commesse», ha ammesso Pizolli, che ha tenuto comunque a rassicurare: «Sono numeri in crescita, sì, ma non siamo di fronte a una situazione allarmante. Tuttavia, è bene parlarne, informare e anche incentivare la condivisione delle esperienze». Per questo, gli incontri promossi dalle diverse associazioni devono essere viste come «occasioni di scambio». «Siccome siamo tanti enti diversi, con una diversa distribuzione sul territorio, facendo rete potremo essere più capillari e più attenti a cogliere eventuali segnali preoccupanti», ha sottolineato Antonio Meneghini, segretario cantonale di GenerazionePiù. «Vogliamo far capire agli anziani che noi ci siamo, che siamo un punto di riferimento e che, in caso di difficoltà, possono rivolgersi a noi. Non devono sentirsi soli», ha concluso Tarchini.