Assoluzione per gli inquinanti nel Vedeggio, Capriasca fa appello

Il Municipio di Capriasca ha annunciato in una nota stampa diffusa stamattina che ha presentato appello contro la sentenza della Pretura penale del 27 novembre 2024, che ha prosciolto il titolare di un’azienda dall’accusa di infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque per negligenza, in relazione al grave episodio di inquinamento verificatosi a Mezzovico nel 2021. Lo stesso, ha appreso il CdT (che aveva peraltro assistito al dibattimento e dato notizia dell'esito) hanno fatto Cantone e Ministero Pubblico.
In quell’occasione, migliaia di litri di gasolio sono fuoriusciti da un impianto di stoccaggio e distribuzione di carburante, infiltrandosi nel terreno e causando poi l’inquinamento del fiume Vedeggio. Nel decreto d’accusa del Ministero pubblico è stato evidenziato il rischio, fortunatamente non concretizzatosi, che il gasolio potesse contaminare anche le acque di falda presso il pozzo Pezza a Sigirino destinate all’approvvigionamento idrico del Comune di Capriasca.
In aula, il Comune di Capriasca aveva chiesto la conferma del decreto d’accusa del Ministero pubblico e quindi la condanna dell’imprenditore, oltre al risarcimento dei costi sostenuti per scongiurare un inquinamento del pozzo di captazione, ritenendo l’agire dell’imputato negligente.
Il Municipio considera l’appello «un passo necessario per fare chiarezza su un episodio di inquinamento particolarmente grave che, oltre a danneggiare l’ambiente, avrebbe potuto avere conseguenze nefaste mettendo a rischio l’erogazione di acqua potabile per una parte significativa della popolazione capriaschese. In passato, episodi analoghi di inquinamento della falda freatica sul territorio cantonale avevano suscitato profonda indignazione tra le autorità e la popolazione, in quanto non hanno portato ad alcuna condanna. Il Municipio ritiene quindi fondamentale garantire che tali episodi, del tutto inaccettabili, debbano essere sanzionati con la massima fermezza, difendendo il principio «chi inquina, paga»».