«Aumentare le imposte a Bellinzona? Ultimissima ratio»

«Un innalzamento del moltiplicatore d’imposta sarà l’ultimissima ratio». Dopo che il Municipio di Bellinzona ha reso noto oggi il Consuntivo 2020 della Città che registra una perdita di quasi 7 milioni di franchi a causa della pandemia, così il nuovo capo del dicastero Finanze, economia e sport Fabio Käppeli risponde alla nostra domanda a sapere se i cittadini devono aspettarsi dei tagli, una riduzione dell’intervento pubblico su alcuni settori o ancora un ritocco verso l’alto delle tasse e del moltiplicatore d’imposta comunale oggi al 93%. È vero, l’Esecutivo ha confermato che anche alla luce di questa situazione occorrerà intervenire sulle uscite, e i primi segni tangibili si vedranno già nel Preventivo 2022. Ma secondo il neo eletto municipale PLR si tratta anzitutto di individuare quelle voci alle quali si potrà mettere mano: «È quindi ancora presto per fare delle previsioni», aggiunge Käppeli spiegando che la revisione delle uscite «si sarebbe comunque resa necessaria a prescindere dalla pandemia, nell’ambito del consolidamento della nuova Città». Già con il Preventivo 2021 si era infatti delineata «l’esistenza di alcuni ambiti in cui la spesa tendeva ad un aumento considerevole». È dunque ora di mettervi mano, a maggior ragione dopo la batosta del coronavirus.
Un buco specchio del virus
Con un generale appiattimento della vita comunitaria, la mazzata all’economia locale, i necessari interventi infrastrutturali per frenare il contagio e pure un incremento del disagio sociale, anche le attuali finanze della capitale sono lo specchio della pandemia e dei conseguenti lockdown. In quello che costituisce un autentico circolo vizioso, il coronavirus ha pesato sulle casse della capitale per quasi 11 milioni di franchi, di cui ben 6 ascrivibili ai mancati introiti fiscali. Se dunque nel dicembre del 2019 il Legislativo, anch’esso ancora ignaro dell’imminente pandemia, aveva approvato un Preventivo che stimava un avanzo già non astronomico di 1,4 milioni di franchi, a conti fatti c’è invece un disavanzo di 6,95 milioni. Molti gli esempi di come il confinamento abbia influito sul risultato in un’annata in cui le attività sono rimaste a lungo chiuse o semichiuse, ad esempio col mezzo milione di mancati introiti per parcheggi e multe. Per fare un altro esempio emblematico, ci sono poi 325.000 franchi in meno incassati dalla Clinica dentaria con i pazienti che si sono generalmente limitati alle visite mediche urgenti. O ancora, caso più drammatico, la diminuzione di 1,5 milioni in rette e assegni incassati dalle case anziani risultate sottoccupate dopo i numerosi decessi per Covid.
L’emergenza del disagio sociale
Situazioni a cui si aggiunge ora una nuova emergenza: se infatti l’economia, il borsellino della Città e quello di molta gente soffrono, stando alla fotografia del Consuntivo non meno preoccupante sembra essere il fronte del disagio sociale, con i relativi Servizi comunali sotto pressione. Sul banco degli imputati, ancora una volta, il Municipio mette gli effetti del confinamento.