Autolinea Mendrisiense nella bufera

Vice-presidente del Consiglio d'amministrazione se ne va
Red. Online
09.06.2009 04:02

MENDRISIO - Sta avendo conseguenze non irrilevanti la condanna penale inflitta dal procuratore pubblico Nicola Respini ad un dipendente amministrativo di 52 anni dell?Autolinea Mendrisiense SA (AMSA) per fatti avvenuti il 17 dicembre scorso negli uffici dell?azienda a partecipazione statale e sfociati in una condanna per minaccia, ingiuria e vie di fatto. Il municipale di Mendrisio, Matteo Rossi, vicepresidente del Consiglio d?Amministrazione (CdA) dell?AMSA, ha infatti deciso di rinunciare alla seconda carica citata, informando del passo compiuto l?Esecutivo del capoluogo del distretto, invitandolo nel contempo a trovare un sostituto, il cui nominativo dovrebbe essere reso noto in tempi brevi. La scelta di Matteo Rossi di non voler più far parte del CdA è stata notificata anche ai vertici dell?AMSA, segnatamente al presidente Antonio Vaghi. Matteo Rossi ha assunto una posizione critica nei confronti delle modalità con le quali è stata gestita la vicenda sfociata in una condanna di un dipendente non di secondo piano dell'azienda che era stato denunciato da una collega.