Autorizzato l'abbattimento di un lupo ad Avegno-Gordevio

«Il Consiglio di Stato è intenzionato ad abbattere il lupo che sta ormai da diverso tempo uccidendo diversi animali da reddito sugli alpeggi di Mergozzo e Nimi sopra Gordevio, dove la soglia minima per un abbattimento è stata raggiunta e superata?». Era questa la seconda domanda dell'interrogazione presentata da Sem Genini, segretario dell'Unione contadini ticinesi e granconsigliere per la Lega dei ticinesi, lo scorso 21 agosto. Ora una risposta c'è: sì. Il Governo ticinese ha autorizzato l'abbattimento di un singolo lupo in prossimità dei pascoli dell'alpe Nimi, al di sopra della zona boschiva.
La decisione, datata 25 settembre, è stata pubblicata sul foglio ufficiale. La finestra per l'abbattimento ha una durata di 60 giorni in una zona limitata al solo alpeggio. Lo scorso 7 agosto, il Consiglio di Stato aveva emanato un ordine di abbattimento simile per il comune di Bedretto (la predazione era avvenuta il 29 luglio in zona Cave delle Pigne).
Le predazioni
Tra il 9 giugno e il 29 agosto sono avvenute 7 predazioni ad animali da reddito in zona Mergozzo/Nimi, causando la morte di almeno 9 capre. Le analisi del DNA hanno confermato che è stata opera del lupo. Il monitoraggio intensificato – tramite fototrappole e l'identificazione genetica – ha confermato che nella zona è presente una nuova coppia di lupi composta da F235 e M440 (entrambi identificati geneticamente il 29 luglio); non ci sono prove certe e verificabili di una loro riproduzione.
Il Governo ricorda che «un danno ad animali da reddito causato da un singolo lupo è considerato rilevante se, segnatamente, nel suo areale abituale di attività sono uccisi almeno 6 animali da reddito nell'arco di quattro mesi dopo che in passato erano già stati registrati danni causati da lupi (almeno 9 capre uccise valutate come non proteggibili con misure di protezione ragionevolmente esigibili)».
Com'è la situazione ad Avegno-Gordevio? «Sull'alpeggio in questione pascolano ancora delle capre non proteggibili con misure di protezione ragionevolmente esigibili e dunque vi è la necessità concreta di prevenire altri danni ad animali da reddito», come confermato dall'Ufficio della consulenza agricola in data 19 settembre.
L'autorizzazione all'abbattimento
All'interno dell'alpeggio in questione, come detto, non può essere adottata alcuna misura di protezione ragionevolmente esigibile. Dunque, il perimetro di abbattimento del lupo è limitato a quello del solo alpeggio: comprende una superficie di circa 5 km2 in prossimità dei pascoli dell’alpe Nimi al di sopra della zona boschiva (la planimetria in scala 1:25000 si trova qui). L'abbattimento verrà eseguito dai guardacaccia dell'Ufficio della caccia e della pesca, che potrà valutare la collaborazione con cacciatori adeguatamente formati.
La decisione del Consiglio di Stato ha una validità di 60 giorni. È data facoltà di ricorso al Tribunale cantonale amministrativo entro 30 giorni. Ma l'eventuale ricorso non ha effetto sospensivo.