Autosilo e ponte tibetano per il rilancio di Brissago

Un nuovo autosilo e un attrattivo ponte tibetano, più la valorizzazione del lungolago e il potenziamento della navigazione turistica. Queste le principali «desiderate» scaturite dalla serata informativa convocata dal Municipio di Brissago negli scorsi giorni nella sala del Consiglio comunale per esaminare i risultati del sondaggio partecipativo avviato dal consulente Elia Frapolli per individuare i punti deboli e i punti forti del turismo nel borgo. Un documento, ha sottolineato Fabio Solari, responsabile del Dicastero promovimento economico, «che dovrà essere per il Municipio una sorta di bussola per concretizzare la futura politica di sviluppo turistico».
Seconda tappa
Il documento è stato elaborato coinvolgendo diversi portatori di interesse che operano nel comune a vari livelli - attori economici e turistici e privati cittadini - e rappresenta la seconda tappa della «analisi di destinazione» che il Municipio ha affidato all’ex direttore di Ticino Turismo. Molte sono le idee e le proposte emerse dal sondaggio: una ventina di potenziali spunti e progetti, tra i quali occorrerà scegliere non solo quelli prioritari, ma soprattutto quelli realizzabili. In cima alla lista dei desideri espressa nel sondaggio ci sono la valorizzazione del lungolago e il potenziamento della navigazione turistica.
Per quanto riguarda il lungolago, il primo obiettivo è terminare la nuova pavimentazione in pietra naturale, migliorare l’illuminazione e realizzare finalmente il prolungamento della passeggiata fino al Lido, è stato spiegato alla sala. Sul piano della navigazione, invece, sono ben noti i problemi sugli accordi italo-svizzeri difficilmente modificabili nel breve periodo.
La porta d’entrata
Uno dei temi più cari ai brissaghesi è quello della «porta d’entrata» nel borgo. Via Leoncavallo non è certo un adeguato biglietto da visita per i turisti e i residenti ed è al vaglio la progettazione di elementi di arredo urbano e di moderazione del traffico. Si valutano inoltre opere paesaggistiche e architettoniche che modifichino radicalmente l’immagine del paese inducendo chi vi transita a fermarsi, rendendosi conto che si trova in un borgo turistico che vanta uno dei lungolaghi più belli del Ticino, l’unico completamente pedonale. Tra le esigenze primarie c’è anche un nuovo autosilo comunale, che permetterebbe di liberare spazi in superficie. Via Leoncavallo e futuro autosilo comunale sono attualmente al centro di un’analisi che il Municipio ha affidato a un pianificatore.
C’è poi il grande tema delle strutture ricettive, dell’ammodernamento e dell’ampliamento della rete alberghiera – che negli ultimi 15 anni si è più che dimezzata - della creazione di un’area camper di nuova generazione, fino alla realizzazione di micro-aree “nomady” per mini camper. Brissago ha conosciuto negli ultimi anni un’esplosione di residenze secondarie, che hanno incrementato il cosiddetto fenomeno dei “letti freddi”. «Un turismo – ha detto Frapolli – che brucia territorio e porta poco indotto».
Molte altre cose si possono in conclusione fare per rilanciare il turismo a Brissago, come valorizzare la montagna - con il Rifugio Al Legn, il Bosco Sacro di Mergugno, e le escursioni sul Gridone – che significa anche scoprire le bellezze delle frazioni collinari. Tra le idee, in questo ambito, una sorta di ponte tibetano che colleghi le Coste del comune a mezza quota, o un servizio navetta che porti alle stazioni di partenza dei sentieri (Mergugno e Cortaccio), dove sono pochi i posteggi disponibili.
I trasporti
Durante la serata è emersa una chiara insoddisfazione per i collegamenti Locarno-Brissago, che dovrebbero essere più frequenti – almeno un bus ogni mezz’ora in certi periodi - e con veicoli più «leggeri». Sulla strada tra Brissago e Ascona impossibile prevedere piste ciclabili: più attuabile il miglioramento dei collegamenti lungo le strade collinari che con le e-bike sono facilmente percorribili.