Melide

Autosilo sotterraneo: il progetto risorge

Il Municipio vuole concretizzare la costruzione del parcheggio interrato vicino al lago e dell’area verde – Il costo totale ammonta a 15,6 milioni di franchi e ci si sta muovendo per trovare il consenso politico
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
27.07.2023 06:00

A Melide si parla fin dagli anni Novanta di rimuovere e interrare gli attuali posteggi vicini al campo sportivo – mai approvati dal Cantone – per realizzare un’ampia area verde per unire lido, Swissminiatur e la zona della Bola. Dalle parti del Ponte Diga, la costruzione di posteggi sotterranei era stata ipotizzata nel lontano 2008 in una mozione del PLR, allora partito di maggioranza in Municipio, ma il tema, politicamente parlando, è sul tavolo decenni. E dopo qualche anno di “pausa forzata”, il dossier ha recentemente subìto una decisa accelerata.

Credito in scadenza

Facciamo prima qualche doveroso passo indietro e torniamo al 18 ottobre 2018, quando il Gran Consiglio approvava praticamente all’unanimità (58 sì, un no e tre astenuti) un credito di 3 milioni di franchi quale contributo cantonale per la sistemazione paesaggistica del comparto a lago di Melide. Il progetto, da circa 10,5 milioni, prevede la rimozione dei parcheggi in superficie, la costruzione di un autosilo interrato nella zona del campo da calcio e, appunto, la realizzazione di uno spazio verde in riva al Ceresio, tra i più grandi del Luganese. A fare la parte del leone, con un esborso di circa nove milioni, avrebbe dovuto essere proprio il nuovo autosilo; ma dal punto di vista tecnico realizzare una struttura del genere non è evidente. Per conferma chiedere a Lugano, che dal Duemila a oggi di autosili in riva al Ceresio ne ha visti sorgere ben due, quello del LAC e il PalaCongressi. E infatti, dopo il voto in Gran Consiglio gli accertamenti tecnici avevano evidenziato la necessità di ulteriori interventi per scongiurare infiltrazioni. E, va da sé, il costo sarebbe lievitato a circa 14 milioni di franchi.

Il nodo del moltiplicatore

Tanti soldi. Troppi. Il progetto era quindi stato congelato ma di recente il Municipio, come ci confermano il sindaco Angelo Geninazzi e il vicesindaco Emiliano Delmenico, ha deciso di imprimervi una decisa accelerata con l’obiettivo di concretizzarlo nei prossimi anni. L’idea di base resta: ci saranno un autosilo interrato (che permetterà di eliminare gli stalli davanti al Lido comunale e alla Swissminiatur) e un’area verde, ma con una novità: per ovviare alla carenza di posteggi, ne verranno lasciati 30 o 40 in superficie, vicino all’entrata dell’autosilo stesso. Il costo definitivo stimato ammonta a 15,6 milioni di franchi, 3 dei quali sempre a carico del Cantone (il contributo votato nel 2018 scadrà il prossimo ottobre ma l’intenzione di Bellinzona è di proporre al Parlamento di rinnovarlo). Per le casse comunali, l’esborso sarà di 12,6 milioni di franchi e, vista l’entità, il Municipio vuole trovare il consenso politico necessario per arrivare a un’approvazione in Consiglio comunale. A questo scopo sono già state avviate discussioni con le varie forze politiche melidesi.

Concordanza

Vista la cifra in ballo (in linea teorica, nella peggiore delle ipotesi si prevede un aumento del moltiplicatore dall’attuale 70 all’80%) la priorità è quella di cercare il consenso. «Altrimenti ci penserà, semmai, la prossima generazione di politici. Ma il costo del progetto non diminuirà in futuro», afferma il sindaco. Il Municipio, per voce del sindaco e vicesindaco, ritiene che l’opera «ridarebbe finalmente a Melide e alla sua popolazione una delle sue zone più privilegiate», il cui valore è da misurare in termini di qualità di vita, di bellezza, di vivibilità per le prossime generazioni. Ma non solo: oggi in tutto il mondo l’impegno e la responsabilità nei confronti di società e ambiente è quello di togliere asfalto a beneficio del verde. A Melide sotto questo aspetto in passato si sono commessi peccati di una certa gravità, basti pensare alle infrastrutture ferroviarie e autostradali».

«Finanze in salute»

Insomma, quello sul tavolo «è un investimento importante, certo – riconosce Geninazzi –, ma il Municipio è convinto che valga la pena investire in infrastrutture epocale di cui beneficeranno i nostri figli e figli dei figli. Le finanze attuali e le prospettive sono più che solide, il capitale proprio di oltre 8,5 milioni è il più alto nella storia del Comune. Anche nella peggiore delle ipotesi il moltiplicatore resterebbe sotto la media cantonale. Inoltre, oltre a risolvere il problema dei parcheggi, un progetto di questa portata andrebbe a vantaggio di tutti i cittadini».