Viabilità

Autostrada via da Chiasso? Non è più solo un sogno

Il progetto per lo spostamento sotto la collina del Penz dell’ultimo tratto di A2 è stato approfondito e presentato ai Comuni del Basso Mendrisiotto – A emergere sono i numerosi vantaggi della proposta e qualche criticità
Oggi l’A2 spezza l’agglomerato chiassese in due, sarà così anche in futuro? © CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
03.02.2021 06:00

Il Basso Mendrisiotto condivide un sogno. Un sogno la cui realizzazione non è impossibile. Se lo si vuole concretizzare però il momento di agire è quello attuale. Ne sono convinti i sindaci dei cinque Comuni del Basso Mendrisiotto (Chiasso, Balerna, Novazzano, Morbio Inferiore e Vacallo) che si stanno mobilitando per spostare l’ultimo tratto dell’autostrada A2 sotto la collina del Penz e liberare di conseguenza un’ampia porzione del centro di Chiasso.

Lunedì sera gli attori istituzionali coinvolti in questo progetto si sono seduti nuovamente attorno allo stesso tavolo. All’incontro, che si è tenuto a Chiasso, hanno partecipato anche il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (CRTM) Andrea Rigamonti e l’architetta Elena Fontana. Il piatto caldo della riunione era la presentazione di uno studio effettuato da quest’ultima. O meglio, un’estensione dello studio grazie al quale il possibile spostamento dell’ultimo troncone di A2 sotto la collina del Penz era diventato un tema. Fontana aveva infatti dedicato all’argomento il suo lavoro di master al Politecnico federale di Zurigo.

Condividere e prevenire

Per passare dalla teoria alla pratica - ci spiega il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni - «quel lavoro andava però esteso, reso più concreto». Uno dei prossimi obiettivi è infatti il coinvolgimento delle autorità italiane e in questo contesto è necessario che il disegno includa tutta una serie di approfondimenti: «Ambientali, geologici, pianificatori eccetera. In questa estensione del suo studio Fontana ha coinvolto altri professionisti e ora che il lavoro è ultimato ce lo ha presentato» prosegue Arrigoni.

Questa fase è decisiva anche nell’ottica di anticipare eventuali ostacoli o problemi. Alcuni sono in fondo già emersi, come spiega Rigamonti: «Sono state individuate delle criticità, per esempio in territorio di Novazzano. Credo sia importante sottolineare da subito che il progetto che si andrà a realizzare non dovrà creare pregiudizi al comune di Novazzano, così come ad altri. Spostando l’autostrada non si deve spostare un problema. È in questa fase preliminare che bisogna trovare soluzioni».

Partner da coinvolgere oltre frontiera

Nelle prossime settimane sarà organizzato un incontro a cui parteciperanno i rappresentanti della Regio Insubrica, perché per poter realizzare il sogno il coinvolgimento delle autorità italiane è imprescindibile. «Fondamentale sarà anche coordinarci al meglio tra Comuni» evidenzia Arrigoni, spiegando che durante la riunione è stato deciso di affidare il coordinamento del progetto alla CRTM.

Di come si stanno sviluppando le cose è soddisfatto anche il sindaco di Balerna Luca Pagani: «Liberare territorio, creare del verde e togliere rumore e inquinamento dal Basso Mendrisiotto sarebbe un sogno. Per concretizzarlo bisogno agire ora, cogliendo l’occasione di una sinergia con il progetto AlpTransit».

AlpTransit e le sinergie

Il coordinamento con quest’altra grande opere è cruciale anche per Rigamonti: «Fontana nel suo studio ha saputo far emergere i diversi vantaggi che un progetto del genere potrebbe avere per tutti. In ambito di recupero territoriale (ad esempio con la realizzazione di un parco fluviale della Breggia), in termini di inquinamento fonico, in termini sociali, di riqualificazione urbanistica e soprattutto di integrazione con l’AlpTransit. È fondamentale far convergere questi due grandi progetti. La nostra regione è piccola e per risparmiare territorio le due opere dovranno essere connesse». Per dire come il tempo stringe, una possibilità potrebbe essere quella di vedere i due collegamenti scorrere paralleli o in galleria uno sopra l’altro. «Siamo ai piedi di una lunga scala ma se non si comincia non si va da nessuna parte» conclude Rigamonti.

Come e dove

Nella concezione di Fontana l’A2 subirebbe una deviazione tra Balerna e Chiasso e si dirigerebbe verso via Passeggiata dove proseguirebbe all’interno di una galleria scavata nella collina del Penz. Un traforo della lunghezza di circa quattro chilometri che sbucherebbe in territorio di Monte Olimpino.