Confine

Aveva sfilato 2 mila franchi a una turista svizzera e, prima ancora, 400 a un altro cittadino elvetico

Risolto un piccolo «cold case» sul Lago Maggiore: 49.enne straniero senza fissa dimora e arrestato una decina di giorni fa a Cannobio corrisponde all'identikit fornito nel settembre del 2024 da un altro turista del nostro Paese
Andrea Camurani
24.05.2025 13:30

Gli occhiali da sole, e la scusa del parcheggio. Ma soprattutto le vittime, svizzere, come i franchi che il ladro di Cannobio è accusato di aver rubato. Sono tutti elementi che hanno permesso ai Carabinieri della Compagnia di Verbania di risolvere un piccolo cold case sulle sponde del Lago Maggiore che ha fatto scattare la denuncia per un 49.enne straniero e senza fissa dimora già arrestato una decina di giorni fa per aver rubato 2.000 franchi a una turista svizzera: l’uomo si era avvicinato alla signora nel pomeriggio del 14 maggio, le aveva chiesto di poter cambiare delle banconote per avere le monete da inserire nel parchimetro, e in un momento di distrazione della vittima aveva arraffato il bottino. In quel frangente i militari riuscirono ad arrestare il sospettato e ridare i soldi alla derubata.

Ma le caratteristiche del fermato erano molto simili alla descrizione che nel settembre 2024 un cittadino svizzero, anch’egli derubato, aveva fatto sempre ai militari. È stato grazie all’acume investigativo dei Carabinieri della Stazione di Cannobio che è stato possibile risolvere un caso di furto rimasto di fatto insoluto: il turista 77.enne derubato di 400 franchi aveva fornito un identikit preciso del ladro, che in quell’occasione era tuttavia riuscito a scappare. Si trattava di un uomo della stessa corporatura di quello poi arrestato, carnagione sempre bruna, e un altro particolare: gli occhiali da sole del medesimo modello di quello indossato nell’ultimo colpo; in entrambi gli episodi inoltre il soggetto aveva in mano una cartina stradale ripiegata che usava per celare le banconote sottratte alle vittime. E poi la fisionomia, il volto, e la tecnica erano identiche.

I Carabinieri hanno potuto dunque dare un nome all’autore di quel vecchio caso, facendo scattare la denuncia per «truffa aggravata»: l’uomo ha diversi precedenti della stessa natura e dopo la convalida dell’arresto gli era stato imposto di allontanarsi dalla provincia del Verbano-Cusio-Ossola con la misura cautelare del divieto di dimora.