Ticino

Avevano oltre 1,4 chili di cocaina e pastiglie di ecstasy: in manette un albanese e un'italiana

L'arresto è avvenuto lo scorso 23 luglio in territorio di Davesco-Soragno e si inserisce in una più ampia attività di indagine che ha già visto finire in detenzione diverse persone
©Chiara Zocchetti
Red. Online
28.07.2025 14:33

Ministero pubblico e Polizia cantonale comunicano l'arresto di un 51.enne cittadino albanese residente in Germania e di una 35.enne cittadina italiana domiciliata nel Luganese. I due, si legge nella nota, sono sospettati di essere coinvolti in un'importante attività di spaccio di sostanze stupefacenti che interessa prevalentemente il Sottoceneri. Le perquisizioni dei locali in uso al 51.enne e alla 35.enne hanno rispettivamente portato al rinvenimento di oltre 1,4 chili di cocaina e di una decina di grammi di pastiglie di ecstasy. Al termine dei verbali di interrogatorio è stato disposto il loro arresto.

Il dispositivo si inserisce in una più ampia attività di indagine, durata svariati mesi, che ha già visto finire in detenzione diverse persone. Lo scorso 22 febbraio - nel contesto di un intervento in una villa a Pregassona che aveva permesso il rinvenimento di 2,8 chili di cocaina e di oltre un chilo di canapa e derivati nonché di alcune armi da fuoco (una pistola e tre fucili) - si era proceduto con l'arresto di due cittadini italiani di 47 e 46 anni e di una cittadina rumena di 28 anni. Gli ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti della Polizia cantonale avevano quindi portato a inizio aprile alla carcerazione preventiva di due cittadini italiani di 57 e 34 anni e di una cittadina svizzera di 38 anni. Si è infine arrivati al fermo del 51.enne e della 35.enne, avvenuto il 23 luglio in territorio di Davesco-Soragno. Al vaglio vi è anche la posizione di altri imputati nei cui confronti non è stata disposta una misura restrittiva della libertà.

Le principali ipotesi di reato sono, a vario titolo, di infrazione aggravata e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, di riciclaggio di denaro, infrazione alla Legge sulle armi e infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Simone Barca. Al momento non verranno fornite ulteriori informazioni.