Progetto

Bellinzona, ecco i prefabbricati scolastici

La fornitura e il montaggio sono stati deliberati a una ditta di Stabio per 1,4 milioni di franchi: serviranno inizialmente al restauro della sede Nord, che potrebbe però slittare di un anno
Foto Reguzzi
Simone Berti
03.08.2019 06:00

BELLINZONA - È una ditta di Stabio la vincitrice del concorso indetto dalla Città di Bellinzona per l’acquisto e il montaggio dei moduli prefabbricati provvisori che ospiteranno gli allievi delle scuole Nord durante la maxi-ristrutturazione del complesso, e che verranno poi utilizzati anche quando si affronterà il restauro delle sedi Sud e Semine. Nell’ambito del concorso lanciato a febbraio, e secondo i criteri di aggiudicazione previsti dal bando, il Municipio di Bellinzona ha deliberato la commessa (intanto cresciuta in giudicato) alla ditta Delexport Italia SA, con sede appunto nel Mendrisiotto, per un importo di circa 1,4 milioni di franchi IVA inclusa (senza considerare i sussidi che saranno concessi).

Il trasferimento provvisorio delle attività scolastiche durante l’esecuzione dei lavori di risanamento è indispensabile da un lato per motivi di sicurezza e dall’altro per ridurre al massimo i tempi di realizzazione. Gli allievi usufruiranno di una struttura temporanea analogamente a quanto fatto per il risanamento di altre sedi scolastiche cantonali e comunali quali la Scuola cantonale di commercio e le elementari a Camorino. Per contenere il numero di aule necessarie ai lavori, che saranno eseguiti in due tappe, è prevista la posa di una struttura composta da tre blocchi di prefabbricati distinti sviluppati su due piani, che conterrà venti aule provvisorie (8+8+4). Le stesse saranno posizionate in prossimità del piazzale Stadio, sul terreno antistante l’impianto sportivo sul lato est, così da favorire l’accesso all’area in piena sicurezza sia dal lato delle scuole Nord che dal piazzale Stadio dove ci sono dei posteggi «scendi e vivi». La scelta tra noleggio o acquisto è prettamente di natura tecnico-economica. A partire dai 48 mesi verso i 60 mesi risulta chiaramente più vantaggiosa l’opzione dell’acquisto (a 60 mesi il costo di noleggio è di circa 1,53 milioni). La scelta è stata fatta soprattutto in considerazione del fatto che i prefabbricati verranno usati non solo nell’ambito del progetto alle Nord (che costerà complessivamente 13,75 milioni di franchi, concessi il 16 aprile 2018 dal Legislativo, con tanto con risanamento energetico, messa a norma antincendio, restauro facciate e rifacimento del palazzo A).

Nel messaggio specifico invece preparato ancora nel 2017 dall’Esecutivo per l’acquisto dei prefabbricati, al capitolo «tempistiche indicative» si prevedeva di realizzare fondazioni e predisposizione delle sottostrutture tra fine 2018 e inizio 2019, per poi posare i prefabbricati ed effettuare gli allacciamenti tecnici e le recinzioni nella primavera di quest’anno, partendo quindi a luglio 2019 con il risanamento della sede. Ma nel frattempo si è accumulato del ritardo. Come spiega al CdT il capo del Dicastero opere pubbliche Christian Paglia, deve ancora essere messa a concorso la progettazione esecutiva dell’opera. Solo nei prossimi mesi si potrà quindi sapere se i lavori partiranno nell’autunno del 2020 oppure solo nel 2021, slittando quindi di un ulteriore anno (mentre quasi certamente già entro la fine di quest’anno inizieranno i lavori preparatori per la posa dei prefabbricati). «Considerando che si tratta di prefabbricati di qualità ma pur sempre di prefabbricati – precisa il municipale – per arrecare il minor disagio possibile ad allievi e docenti il Comune vuole essere sicuro che, una volta avviati, i lavori proseguano poi spediti». Dureranno 2-3 anni. Le strutture provvisorie, come detto, potranno poi essere utilizzate nelle due successive tappe del risanamento logistico-scolastico nel quartiere centrale, alle scuole Sud e, più tardi, a quelle delle Semine, i cui risanamenti verranno progettati man mano che proseguiranno i lavori alle Nord. Per le Semine, si ipotizza di spostare i prefabbricati in un prato della zona, evitando quella «migrazione» per cui c’è chi storce il naso. Tutto, come detto, rimane in discussione. Nel corso dell’autunno se ne saprà di più, proprio a dipendenza dell’avanzamento del dossier per l’importante restauro della sede Nord.

Foto Reguzzi
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