Bellinzona, viale Stazione 2.0

BELLINZONA - Dopo circa due anni di lavoro e qualche inevitabile disagio che non ha comunque mai bloccato il normale scorrere delle giornate cittadine, ieri alle 20.25 la rinnovata parte bassa del viale Stazione di Bellinzona, che spesso a quest'ora è imbronciata, ha messo il sorriso. Invitati dal Comune per l'inaugurazione, abitanti e frequentatori del centro storico hanno potuto ammirare per la prima volta la nuova illuminazione che - con modalità a seconda dei periodi, dal Natale al Rabadan passando per il 1. agosto e la vendemmia - colorerà una delle vie storiche della Turrita, rimessa a nuovo con una spesa di 3,2 milioni di franchi. Costruito dal 1874 con l'avvento della linea del San Gottardo, il viale ha così nuovamente indossato l'abito della festa a 14 mesi dall'apertura della Galleria di base, altra opera ferroviaria che potrebbe cambiare la storia della capitale. L'accostamento dei due eventi storici non è ovviamente mancato negli interventi delle autorità. «Ci auguriamo - ha affermato il capodicastero Opere pubbliche Christian Paglia - che il lavoro svolto possa servire a rivalorizzare la storia passata di questo viale, a promuovere le attività del centro e a proiettarci verso il futuro accogliendo l'opera ferroviaria del nostro tempo, l'arrivo di AlpTransit».
Se è vero che ha rappresentato il côté più atteso della festa insieme alla cena offerta, quella dei colori diffusi da lampioni a LED e luci al suolo è però solo la ciliegina sulla sistemazione del viale. Dopo il rinnovo delle sottostrutture, è stata sostituita l'intera pavimentazione. Al centro, quindi, riecco i cubotti in porfido che i bellinzonesi hanno salvato con il referendum del 2011. I vecchi dadi sono stati rimpiazzati con la stessa pietra rossa, proveniente da Cuasso al Monte in provincia di Varese, anziché con il granito grigio previsto dal progetto originale. «Così hanno voluto i cittadini», ha sottolineato il sindaco Mario Branda. Sui lati sono invece state posate lastre in gneiss della Riviera. Eliminate le bordature oramai superate con la pedonalizzazione del centro, sono pure stati piantati una trentina di frassini, recuperando l'alberatura estirpata a fine Ottocento. Per la parte bassa di viale Stazione quindi missione compiuta. Per quella alta bisognerà per contro attendere perlomeno fino alla conclusione della ristrutturazione dello scalo ferroviario, mentre per l'eventuale sistemazione di piazza Collegiata occorrerà prima mettere mano al Piano regolatore. Ma è evidente che, considerate anche le attuali ristrettezze finanziarie, la Città oggi ha altre priorità.