Beni culturali da tutelare: ecco la lista di Muralto

Il Cantone ne aveva proposti ben 120. E il Municipio ne ha scelti 32. Stiamo parlando dei beni culturali di interesse locale - tra ville, palazzine e alberghi storici - che l’Esecutivo di Muralto ha deciso di inserire nella specifica variante del Piano regolatore comunale che sottopone al vaglio del Consiglio comunale. Una variante che ha avuto un iter lungo e travagliato. Iter iniziato nel 2008 allorché, nell’ambito dell’approvazione del PR, il Consiglio di Stato chiese al Comune di allestire una variante che tutelasse gli edifici dall’architettura ottocentesca e novecentesca. Quale allegato alla propria decisione, il Governo fornì una serie di 120 oggetti che potevano entrare in considerazione quali elementi degni di protezione locale. Ritenendola un’imposizione, il Municipio si appellò al Tribunale amministrativo cantonale contro la decisione governativa. Senza successo: il TRAM, nel marzo del 2011, rigettò infatti il ricorso imponendo al Comune di procedere con una normativa a protezione dei beni locali meritevoli di conservazione.
La proposta ritirata nel 2014
E arriviamo al 2013 quando l’Esecutivo approvò un primo messaggio sulla scorta del documento elaborato dal pianificatore. Messaggio che venne però ritirato l’anno successivo dopo che le commissioni del PR e delle Petizioni in un rapporto congiunto chiedevano ulteriori approfondimenti. Si arrivò così ad una nuova proposta che, dopo le osservazioni raccolte durante la fase di pubblicazione avvenuta nel 2020, è sfociata nel documento finale che ora viene sottoposto al Legislativo.
Ponderazione di vari interessi
Nel compilare la lista dei 32 oggetti degni di tutela a livello locale, il Municipio ha tenuto conto dell’interesse del bene culturale per la collettività, di una ponderazione degli interessi pubblici e privati e della reale possibilità materiale e costruttiva per poter procedere ad una protezione. Detto in altri termini, la scelta è stata compiuta considerando criteri oggettivi in maniera tale da poter giustificare la tutela del bene e nel contempo valorizzare il patrimonio storico esistente. Ma vediamoli questi beni culturali che il Municipio propone di tutelare. Parecchi sono ville storiche - Villa Fischer, Villa Giuditta, Villa Sciaroni, per non citarne che alcune - nonché palazzine residenziali. Nell’elenco figurano anche il Cinecentro Rialto, la Torre dell’acqua e l’Ex scuderia. Tre gli alberghi ritenuti degni di protezione locale: il Rio Garni, il Gottardo e l’Hotel Alexandra. Nel messaggio sulla variante di PR il Municipio sottolinea che «per un territorio piccolo come quello di Muralto, scegliere 32 beni da proteggere in aggiunta a due piani particolareggiati (comparto Grand Hotel Locarno e comparto Villa Liverpool, ndr.) e ad un nucleo tradizionale che di per sé già corrispondono ad una protezione, rappresenta un numero di oggetti non indifferente». A livello di costi, tenuto conto dei singoli oggetti meritevoli di tutela ed in base ad una valutazione, l’Esecutivo ritiene che il Comune debba prevedere un esborso di circa mezzo milione di franchi nei prossimi 10-15 anni per eventuali contributi di risanamento dei beni protetti.