Legislativo

Biasca dice sì al disavanzo per la cassa pensioni

Il Consiglio comunale approva il centro culturale nella corte di casa Pellanda - Dopo 40 anni la discarica alla Buzza continua la sua vita di altri 10
(Foto Studio d'architettura Ivano Gianola)
Mauro Veziano
25.06.2019 14:57

BIASCA - Il notevole disavanzo di esercizio, 1,7 milioni su 33 del budget annuale, non ha impensierito più di tanto lunedì sera il Consiglio comunale di Biasca, che ha approvato all’unanimità i conti consuntivi. Il sindaco Loris Galbusera ha dichiarato che “È ancora un consuntivo sopportabile finanziariamente” anche perché non è stato causato da spese pazze ma dal cambio della cassa pensione per i dipendenti. Erano comunque dieci anni che non accadeva di scivolare nelle cifre rosse e, rispetto alle previsioni, le cose sono andate meglio del previsto, dato anche che le spese previdenziali sono state in parte attribuite a settori in cui gli stipendi sono di competenza comunale solo pro quota (consorzi e simili).

L’unanimità sui consuntivi non ha però comportato una seduta breve e priva di confronto politico, che si è concentrato sulla richiesta di un credito supplementare da più di 1,58 milioni per la realizzazione di un centro culturale al posto delle due case fatiscenti che delimitano ad est la corte di casa Pellanda, secondo il progetto dell’architetto Ivano Gianola. Si è trattato della prova del fuoco per il nuovo presidente Daniele Dell’Agnola (PLR) che è subentrato a Elena Bianchi (PPD). Un po’ a macchia di leopardo tra i partiti, rapporti di maggioranza e minoranza, firme con riserva e la proposta di non entrare in materia, si sono conclusi con l’approvazione del progetto a maggioranza. Si è notata, e il presidente è intervenuto su questo tema, la tendenza a dilungarsi sul merito dell’argomento durante la discussione sull’entrata in materia a lo scioglimento delle numerose riserve. Il caso ha voluto che Dell’agnola, riconosciuto esponente culturale biaschese (nel suo discorso di insediamento ha letto una “Lettera alla politica”), abbia presieduto la sua prima seduta proprio iniziando da un tema culturale, in particolare la (piccola) sala da musica che si affaccerà sulla corte di casa Pellanda. L’oggetto del contendere non era tanto la spesa, o non solo, ma soprattutto la mancanza di progettualità sui contenuti ed il timore di un ritardo o conflitti con la ben più grande sala che si vuole realizzare con le nuove scuole comunali. La novità dell’ultima ora l’ha comunicata il municipale Roberto Cefis: sono iniziati alla stazione FFS i lavori di ristrutturazione che permetteranno il trasferimento dell’ufficio dell’Ente turistico, liberando in tal modo preziosi spazi di casa Pallanda che si affacciano sulla piazza Centrale.

E a proposito di novità, un altro municipale, Omar Terraneo, rispondendo all’interpellanza di Fabrizio Totti (Lega) sul futuro della discarica in zona Buzza, ha annunciato che verrà firmato a giorni il rogito per l’insediamento di una nuova ditta nella zona industriale e che un’altra è seriamente interessata a rilevare il capannone della ex Airlight. Per la Buzza invece le notizie non sono buone, l’ormai quarantennale cantiere durerà almeno altri dieci anni, sarà infatti una discarca cantonale di materiali inerti dal 2022.

Sottolineando che Simone Andreetta (Lega) spesso critico nei confronti del Municipio non ha più intenzione di ricandidarsi, il municipale Filippo Rodoni ha promesso a lui ed ai biaschesi novità sulla gestione dei rifiuti e sul riciclaggio delle materie plastiche entro la fine della legislatura. Infine, caso abbastanza raro a Biasca, sempre prima della fine della legislatura verrà composta una commissione speciale per l’esame della mozione di Dell’Agnola che chiede di “Disegnare i contenuti educativi e culturali”.