Bike sharing, in arrivo 28 nuove postazioni

Da 10 a 38. Il numero di postazioni di bike sharing nei tredici quartieri di Bellinzona è destinato pressoché a quadruplicare nei prossimi mesi. Il Municipio cittadino ha infatti trasmesso al Consiglio comunale il messaggio con il quale chiede un credito di 638.000 mila franchi per la realizzazione delle 28 nuove postazioni. Gran parte dell’investimento sarà coperta da sussidi cantonali, rispettivamente cofinanziata da datori di lavoro interessati ad avere una postazione nelle vicinanze per il proprio personale. Il costo a carico della Città, al netto di questi contributi, sarà pari a circa 136.000 franchi. La nuova tappa per l’estensione della rete di bike sharing, che comprende l’acquisto di 88 biciclette elettriche, permetterà di aumentare l’offerta in alcuni quartieri già attualmente provvisti del servizio, ma anche di dotarne gli altri del fondovalle, collegandoli così direttamente al sistema regionale del Locarnese-Bellinzonese. Sistema regionale che con un totale, a quel punto, di 167 postazioni con 734 biciclette (di cui 506 elettriche) costituisce una delle reti di bike sharing più grandi della Svizzera.
Capillarità accresciuta
In particolare nel quartiere di Bellinzona le postazioni aumenteranno da quattro a diciassette, a Camorino da una a quattro e a Giubiasco da una a sei; i nuovi quartieri del fondovalle che saranno raggiunti dal bike sharing saranno invece Claro (con due postazioni), così come Gnosca, Gorduno, Moleno, Pianezzo e Preonzo (tutti con una). Assieme a quelle già oggi presenti a Sementina, Monte Carasso e Gudo si formerà così una rete ancora più capillare – con la possibilità, quindi, di sfruttarne appieno il potenziale – che si innesta al resto del Bellinzonese (nei Comuni di Cadenazzo, Sant’Antonino, Arbedo-Castione e Lumino) e del Locarnese. Una rete in continua evoluzione che, grazie pure alla collaborazione con i datori di lavoro interessati, mira a concretizzare anche i piani comprensoriali di mobilità aziendale promossi nell’ambito del Programma d’agglomerato del Bellinzonese di terza generazione (PAB3). La richiesta di credito s’inserisce nel concetto di promozione della mobilità alternativa, sia per lo svago e il turismo, ma soprattutto – grazie alla capillarità che s’intende ora ottenere – per i percorsi utilitaristici (in particolare per il tragitto casa-lavoro), come previsto anche nel Programma d’azione comunale (PAC), recentemente avallato dal Consiglio comunale, quale strategia coordinata di mobilità sostenibile.
Gestione unitaria
Le biciclette sul territorio di Bellinzona, facilmente riconoscibili grazie al colore rosso che abbinate all’azzurro di quelle del Locarnese compongono idealmente i colori del Ticino, possono anche essere posteggiate nei Comuni limitrofi e nel Locarnese grazie alla gestione unitaria del sistema da parte della Fondazione Il Gabbiano nell’ambito del progetto Muovi-TI. Progetto che mira al reinserimento sociale e lavorativo del personale impiegato, cercando di evitare una caduta cronica nel sistema assistenziale o d’invalidità e dando quindi anche una forte connotazione sociale all’intero progetto. L’utilizzo del sistema di noleggio è possibile tramite l’app VeloSpot (www.velospot.info) sviluppato in origine dalla città di Bienne e introdotto in Ticino per primo da quella di Locarno per poi espandersi, ma mano, nei Comuni del Locarnese e in quelli del Bellinzonese che ne fanno capo.