Bloccato dalla Città il cantiere ex hotel Moosmann

Ponteggi e facciate di un bel bianco acceso. Chi oggi passa davanti all’ex hotel Moosmann a Gandria non può fare a meno di notare il cantiere, che da alcuni mesi sta interessando l’edificio ottocentesco comprato da una società immobiliare della Svizzera tedesca per trasformarlo in un complesso residenziale da 24 appartamenti. Quello che però non si vede è che in realtà il cantiere è stato bloccato dalla Città. Il motivo? Il nuovo colore bianco delle facciate è stato dato senza la preventiva approvazione del Comune che ha dunque stoppato tutto e intimato alla proprietà il ritorno ai colori originali.
Tutto a posto, dunque? Sì e no, perché lo stop non è di ieri, ma il ritinteggio non è mai iniziato. Tanto che il bel bianco accesso si sta trasformando in un bianco… opaco. E i teloni di plastica usati dagli imbianchini svolazzano in giro per la stradina. Cosa significa? Nessuno lo sa, ma chi oggi passa davanti all’ex albergo ha una strana sensazione di abbandono, anche se i ponteggi ci sono ancora e basterebbe eseguire l’ordine del Comune per riniziare il cantiere. In fondo, qualche intoppo può capitare.
In vendita per alcuni mesi
Eppure… eppure c’è dell’altro. Perché l’ex albergo nell’aprile scorso è stato messo per qualche mese sul mercato. Il prezzo? Sette milioni di franchi. Perché è stato messo in vendita? Ma soprattutto è stato comprato? Anche qui, nessuno sa niente. Anche se si presume che fino a prova contraria un acquirente non sia stato trovato.
Abitanti da sempre contrari
Da qualunque lato la si guardi, quella del colore delle facciate è comunque una (piccola) brutta tegola per la società della Svizzera tedesca. Non è invece così per gli abitanti del villaggio sul Ceresio. Che non hanno fatto mai mistero di non apprezzare il progetto di trasformazione dell’ex hotel in 24 appartamenti. Tanto da ricorrere fino al Tribunale amministrativo cantonale (Tram), che però non gli ha dato ragione. Gli abitanti - tra cui l’associazione VivaGandria e l’associazione creata apposta per sostenere le spese legali, ProGandria - temevano che le 24 nuove abitazioni primarie potessero portare al collasso il già fragile sistema di parcheggi dell’abitato. Non così il Tram per il quale si tratta di un timore infondato in quanto la Città ha intenzione di realizzare 30-35 nuovi posti auto attraverso il Piano di Quartiere, per la cui realizzazione non c’è però - va detto - una tempistica precisa.
E quindi? Quindi, al di là del colore delle facciate e dello stop al cantiere, non sembra ancora esserci pace per l’ex albergo - che dispone di una trentina di camere, un giardino con accesso diretto al lago e alcuni posti barca – che un tempo era considerato uno dei fiori all’occhiello di Gandria e ha fatto conoscere il villaggio ben oltre i confini cantonali. Tutto questo anche perché il prossimo termine di scadenza della licenza edilizia che ha sancito il cambiamento di destinazione - da albergo a complesso residenziale - è fissato per la fine di agosto del prossimo anno. Ripartirà il cantiere entro quella data? Nessuno lo sa. Di sicuro, gli abitanti di Gandria non se lo augurano.