Bloccato un colpo che poteva essere da film

CHIASSO - Sgominata una banda di 12 componenti che voleva introdursi alla Loomis di via Milano forando una parete in cemento armato - Volevano rubare denaro e preziosi, ma la Polizia cantonale e i Carabinieri li hanno bloccati in tempo
Red. Online
27.02.2018 06:00

CHIASSO - Il loro passaggio a Chiasso era atteso proprio per il fine settimana appena trascorso; i malviventi - membri di una banda di pugliesi specializzata nei furti previa effrazione di muri in cemento armato - sono arrivati domenica notte, cadendo nella trappola preparata dalle forze dell'ordine. Da settimane, il sodalizio criminale sgominato con operazioni coordinate al di qua e al di là del confine, tra cui quella andata in scena attorno alle 2 di ieri mattina all'esterno della ditta Loomis in via Milano a Chiasso, era marcato a distanza da un dispositivo formato da Polizia cantonale e Carabinieri di Como, Abbiategrasso e Cerignola.

Decisive ai fini dell'indagine preventiva si sono rivelate proprio le indicazioni giunte dagli inquirenti pugliesi, che hanno permesso di trarre in arresto12 persone. Nella cittadina, grazie al supporto fornito alla Cantonale dalla polizia comunale di Chiasso e dalle guardie di confine, sono finiti in manette cinque individui, uno di 28 anni, due di 40 e i restanti di 49 e 53 anni, tutti del meridione d'Italia. Tra i criminali vi sarebbero legami di parentela. I fermi sono scattati all'esterno dell'azienda attiva nel trasporto e nella custodia di valori, prima che il quintetto potesse impossessarsi del bottino. I disegni criminosi, studiati nei particolari, prevedevano l'impiego di una carotatrice, finita sotto sequestro, per perforare una parete rinforzata allo scopo di introdursi nei locali della Loomis e svuotare i caveaux contenenti denaro e preziosi. Considerato, come spiega Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale, che sono necessarie ore per praticare, in un muro in cemento armato, un foro della grandezza sufficiente per far passare una persona, in questo caso i delinquenti avevano piazzato, sul tetto di uno stabile confinante col civico 5 di via Milano, dei dispositivi in grado di inibire l'attivazione del sistema di allarme della Loomis.

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