Boom digitale per il Museo del Malcantone

CURIO - Grazie a una tecnologia sofisticata che consente visite virtuali e consultazione di preziosi documenti, nel 2018 l’offerta digitale dell’associazione Museo del Malcantone per le due sedi di Curio e Caslano, ha totalizzato diverse decine di migliaia di visite, ottenendo un successo superiore alle previsioni e che ha consentito di valorizzare e promuovere in modo significativo le attività proposte dalle due strutture. Lo ha reso noto con soddisfazione il curatore Bernardino Croci-Maspoli, sabato in occasione dell’assemblea annuale del sodalizio. Presenti oltre al presidente dell’associazione Gianrico Corti, il consigliere nazionale Rocco Cattaneo, e diversi rappresentanti dei Comuni della regione tra cui i sindaci di Caslano e Curio, Emilio Taiana e Gianni Nava.
Il sodalizio riunisce sotto un unico cappello il Museo della pesca di Caslano e il Museo etnografico di Curio che ha riaperto i battenti lo scorso settembre a conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio e dell’allestimento della mostra permanente. Un grande obiettivo, ha esordito il curatore, raggiunto nel pieno rispetto dei preventivi, che ha già ottenuto un lusinghiero apprezzamento da parte dei visitatori. Croci Maspoli ha ricordato come l’allestimento, già funzionante, attende ancora alcuni interventi. «Stiamo lavorando a qualche dettaglio che abbiamo dovuto tralasciare in vista della riapertura e, soprattutto, alla realizzazione del tema “Cantare, ballare, suonare” che completerà il percorso espositivo». Altre opere, come la sistemazione del giardino e il nuovo laboratorio, saranno messe in cantiere contestualmente al nuovo deposito che verrà realizzato sul piazzale retrostante il museo, intervento che concluderà l’impegnativo ciclo di rinnovo delle strutture e dell’offerta museale.
Ma veniamo ai risultati conseguiti nella passata stagione. Come detto l’offerta digitale ha ottenuto un notevole successo. Complessivamente il sito della sede di Curio ha registrato un totale di 27.698 visitatori, mentre il sito del museo della pesca di Caslano ne ha totalizzato 47.286, a cui bisogna aggiungere i 14.915 visitatori del sito laghettialpini.ch. L’attività, visto che la sede di Curio è rimasta chiusa fino a settembre per lavori, si è concentrata prevalentemente nel museo di Caslano (che riaprirà a fine marzo) che ha accolto oltre 3 mila visitatori e una quarantina di scolaresche. Tra gli appuntamenti di maggior rilievo segnaliamo la seconda edizione di «Mondi Sommersi» che ha proposto ricerche di geologia marina del Politecnico di Zurigo, mirate allo studio delle sorgenti idrotermali abissali, culminate con quella effettuata nel lago di Cadagno. Inoltre in settembre si è avuto un evento Slow food, organizzato nell’ambito della manifestazione «Lugano città del gusto» dedicata al pesce di lago, seguita a novembre da una giornata di studio sul pesce siluro proposta con il patrocinio della Commissione italo-svizzera sulla pesca. Un capitolo importante come sempre è quello relativo all’attività didattica dalla scuola dell’infanzia alle medie che nel 2018 è stata ampliata in modo importante.
A Curio, dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso 22 settembre, il museo (che riprenderà l’attività il 7 aprile) ha vissuto le prime esperienze di animazione con una serie di visitatori estremamente variegata: dai pensionati, ai richiedenti d’asilo, ai bambini della locale scuola dell’infanzia. In tema di progetti di ricerca da segnalare infinela raccolta delle pagine del diario di Giovanni Anastasia, un contadino di Breno vissuto tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo.