Brissago, vacilla il Parco botanico

Nuovo rimpallo delle Isole di Brissago nella partita valida per il riassetto proprietario del sito turistico. Dopo l'offerta inviata in autunno dal Cantone ai Comuni di Ascona, Brissago e Ronco sopra Ascona per la cessione delle sue quote, i tre Municipi rilanciano con due controproposte "finanziariamente più sostenibili" rispetto a quella ricevuta. Una delle quali dal sapore provocatorio: "la cancellazione del vincolo di mantenimento del Parco botanico", in assenza dei contributi necessari alla sua gestione.
Le due ipotesi sono giunte ieri sul tavolo del Consiglio di Stato. La prima, quella citata, prevede la cessione gratuita delle quote del Cantone e la cancellazione di tutti i vincoli esistenti, tra i quali quello di mantenimento del parco. Non solo: il Cantone dovrebbe assumersi il debito esistente (pari a circa 900.000 franchi) e versare un importo di 150.000 franchi per il project manager. "A queste condizioni - si legge - i Municipi sono disposti ad accettare il contributo che, dal 2020, ammonterà a 200.000 franchi annui". Una precisazione: attualmente il finanziamento per la gestione del Parco botanico è di 400.000 franchi all'anno. La proposta avanzata dal Cantone ne prevedeva una graduale riduzione, in cambio della cessione gratuita delle quote e della spartizione del debito residuo. La seconda proposta: "Il Cantone cede a titolo gratuito le sue quote e mantiene i vincoli esistenti. Il debito rimane suddiviso tra i comproprietari in base alle quote. In tal caso si chiede tuttavia che il contributo annuo venga mantenuto in 400.000 franchi, oltre ai 150.000 per il project manager. Importi necessari per poter gestire le Isole in base ai vincoli in essere".