Caduta massi, Ferrovie in difesa

LUGANO - La natura non è mai completamente governabile, ma le Ferrovie federali svizzere vogliono fare tutto il possibile per non correre rischi, soprattutto quando è la natura stessa a dare un segnale all'uomo, a mostrargli la sua potenza. Per questo motivo, dopo il crollo di alcuni massi avvenuto la mattina del 14 settembre scorso sulla strada cantonale fra Paradiso e Melide, le FFS hanno deciso di anticipare i lavori di messa in sicurezza del versante orientale del monte San Salvatore, come conferma da noi contattata la portavoce dell'azienda Donatella Del Vecchio. Prossimamente verrà quindi effettuata una prima serie d'interventi che riguardano in particolare le reti paramassi e che saranno completati in tempi brevi.
Poi verrà il grosso del progetto, la cui realizzazione è stata prevista tra il 2017 e il 2018. Si tratta di un'opera più strutturata che tra le varie cose, oltre alle reti, prevede l'installazione di un sistema di allarme per monitorare i movimenti sulla parete e la costruzione di dighe in grado di raccogliere il materiale franato. Al momento le FFS sono in una fase di studio alla quale seguiranno un progetto di massima e uno definitivo, da portare avanti comunque assieme al Cantone e alla Confederazione. Gli enti pubblici parteciperanno anche alla spesa, che al momento è stimata attorno ai 18 milioni di franchi. Non conosciamo ancora invece la chiave di riparto dei costi fra Bellinzona, Berna e le Ferrovie. Queste ultime ritengono fondamentale tutelare una delle sue tratte più importanti per quanto riguarda sia il traffico dei viaggiatori, sia quello delle merci.