Calessi e pelli di alligatore all'asta

BELLINZONA - Due calessi d'epoca, una casa nel nucleo, un terreno, un rustico da riattare, macchinari da tipografia, da bar o da studio estetico, due depositi, mobili d'ufficio, veicoli, quadri, orologi, armi, manichini, mobilio e abbigliamento e pure otto cartoni di pelli di alligatore. Potrebbe essere la lista di oggetti di qualche sito specializzato in vendite online, ma così non è anche se, in qualche modo, di vendita si tratta. Gli oggetti sono infatti finiti all'asta pubblica nel corso degli scorsi mesi – o ci finiranno tra poche settimane – perché il proprietario non è stato più in grado di far fronte al pagamento dei debiti contratti. Una lista visibile da tutti online sulla pagina degli Uffici di esecuzione e fallimenti (www.ti.ch/aste) – i precetti esecutivi vengono pure pubblicati sul Foglio ufficiale del Cantone – che praticamente viene aggiornata quotidianamente perché i precetti non mancano. Nel 2013 gli avvisi di incanto sono stati 610 in tutto il Cantone ai quali si sommano le 150 aste in seguito a fallimenti, soprattutto di immobili (l'anno prima erano state rispettivamente 566 e 134). Queste ultime procedure riguardano i debitori iscritti al registro di commercio oppure le eredità giacenti, «che notoriamente sono passive e quindi gli eredi – per non farsi carico dei debiti – le rifiutano» spiega il responsabile dell'Ufficio fallimenti di Lugano, Marco Piattini. Aste che nel 99% vanno a buon fine, continua, perché non c'è un piede di partenza. Si parte dunque da zero franchi e il prezzo, in definitiva, lo decide l'acquirente.