Cambisti ticinesi: a rischio l'attività

L'ultima banca che offriva un servizio di compravendita di contante lo chiude
Andrea Colandrea
17.10.2012 06:30

LUGANO - Cambiavalute sul piede di guerra. Da ieri, gli oltre duecento uffici cambio che operano in Ticino (si stima che tra il Sopra e il Sottoceneri siano tra 230 e 240), temono per il proprio futuro: l'unica banca attiva nel Cantone che offriva loro un servizio di compravendita di contante – la Notenstein (ex Wegelin) con sede a Lugano – ha deciso di cessare quest?attività a partire dal prossimo 31 dicembre. L?istituto li ha convocati uno ad uno tramite una lettera recapitata loro negli scorsi giorni, nella quale la "Cessazione dell?attività di compravendita di contante e chiusura delle relazioni intestate a operatori professionali di contante" è motivata con una "recente rivalutazione strategica dei servizi offerti". Contattata dal CdT, la Notenstein ha preferito non commentare. Insomma, un fulmine a ciel sereno, che ha sorpreso un settore radicato nel Cantone e al quale, ogni giorno, si rivolgono migliaia di ticinesi, frontalieri e clienti stranieri.