Enclave

Campione d’Italia e quei dubbi sull’ex amministratore del casinò

Prima seduta del Consiglio comunale nella legislatura guidata dal nuovo sindaco Roberto Canesi - Chiesti lumi sul ritorno dell’ex amministratore della società che gestiva la casa da gioco al centro di un’inchiesta
Una veduta su Campione con al centro il Casinò municipale. © CdT/Gabriele Putzu
Bernardino Marinoni
09.10.2020 15:37

Nella microstoria campionese, le 21.20 di giovedì segneranno l’ora della formale rigenerazione della politica amministrativa dell’enclave. È stato il momento, nella seduta consiliare inaugurale della legislatura, in cui il sindaco Roberto Canesi ha cinto la fascia tricolore giurando di osservare la Costituzione. Accolto per un saluto l’ex commissario Giorgio Zanzi che, pur sottolineando l’«unicità» di Campione in quanto exclave italiana in Svizzera, non ha taciuto i «passaggi molto dolorosi» del suo operato nel biennio di, per così dire, normalizzazione del paese. I consiglieri lo hanno applaudito, mentre l’invito da parte del sindaco a Zanzi di presenziare all’apertura della seduta può essere anche letto come indiretto segnale al Governo del quale, ha espressamente ribadito Canesi, sarà indispensabile il supporto, insieme a quello delle forze politiche. I contatti, ha assicurato, già ci sono perché la celerità è d’obbligo nella situazione in cui versa Campione. Il cammino, ha aggiunto, è in salita, ma «il Consiglio comunale ha la determinazione necessaria per raggiungere gli obiettivi», con un’apertura alla minoranza che s’intende coinvolgere nelle commissioni consiliari, «diversamente dal passato». Un espresso invito cui Simone Verda ha risposto con pari assicurazioni: la minoranza si propone di svolgere un ruolo costruttivo e «intelligente» ma senza né denunce né inquisizioni.

Sul primo argomento all’ordine del giorno, la seduta inaugurale però rallenta. Dovrebbe essere una formalità l’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti, ma Verda, capogruppo di minoranza, solleva il dubbio dell’incompatibilità per il consigliere di maggioranza Stefano Marzagalli. Farmacista, nella speciale realtà campionese dove a norma di convenzione sanitaria è il Comune a sostenere i costi dei medicinali (italiani), la questione esige un approfondimento e il sindaco propone un ulteriore vaglio del caso così da accertare quanto il rilievo possa essere fondato. Marzagalli dunque resta sub judice, convalida invece per tutti gli altri eletti.
Esperita la piccola serie di altri adempimenti propri di una nuova assemblea, compreso l’annuncio che la Giunta esecutiva è formata, oltre che dal sindaco, da Tanina Padula, vicesindaco, e da Paolo Giovanni Bortoluzzi, assessore, la seduta non si scioglie per un intervento di Simone Verda che chiede lumi, non senza perplessità, sulla notizia informale di un coinvolgimento, nell’ottica della riapertura del Casinò, dell’amministratore unico della società comunale che gestiva la casa da gioco. Poiché costui, scrivono i consiglieri di minoranza in una lettera, «è indagato nel procedimento penale sulla bancarotta» della società medesima, il loro gruppo si dissocia «da ogni atto e iniziativa che possa esporre il Comune ad una possibile interferenza rispetto alle indagini in corso». Canesi ha replicato che si tratta di un mandato «esplorativo» pro bono, senza compensi di sorta, finalizzato a stabilire contatti con tutte le parti coinvolte nelle vicende del Casinò in modo da poter agire con maggiore consapevolezza se la questione del fallimento dovesse tornare davanti al Tribunale di Como. Dalla sua, forse, la nuova amministrazione comunale ha i tempi ravvicinati dell’udienza in Cassazione, fissata insperatamente il prossimo 3 novembre, poiché alla decisione dei giudici è subordinata ogni iniziativa per la riapertura della casa da gioco che, dunque, anche nella seduta inaugurale di giovedì è entrata in Consiglio comunale. E probabilmente si potrà contare sulla delega ai giochi affidata l’1 ottobre scorso al deputato Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero economia e finanze, cui la situazione del Casinò di Campione d’Italia si dice sia ben nota.

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