Il caso

Campione d'Italia vicino all'addio alle targhe ticinesi: gli ultimi cambi entro fine 2026

Ancora circa 230 autoveicoli di residenti campionesi circolano con una targa svizzera che però ha i mesi contati: entro fine 2026 anche quei veicoli dovranno essere immatricolati in Italia: lo ha scritto la Sezione della circolazione in una missiva indirizzata alle competenti autorità dell’enclave
©Chiara Zocchetti
Bernardino Marinoni
04.07.2025 22:30

Ancora circa 230 autoveicoli di residenti campionesi circolano con una targa svizzera che però ha i mesi contati: entro fine 2026 anche quei veicoli dovranno essere immatricolati in Italia. Lo ha scritto la Sezione della circolazione in una missiva indirizzata alle competenti autorità dell’enclave, per la verità anche manifestando «apprezzamento per la regolare procedura nell’ambito della regolarizzazione delle immatricolazioni dei veicoli a seguito dell’accordo bilaterale tra Italia e Svizzera». In effetti sono assai numerose le targhe già TI di residenti campionesi ormai immatricolate in Italia e molte entro la fine del 2022 che era il termine pattuito dopo l’ingresso, nel 2020, di Campione d’Italia nell’area doganale dell’Europa unita (e infatti al «lungo periodo temporale trascorso» da allora si richiamano da Camorino perché i ritardatari procedano «il prima possibile» all’immatricolazione italiana).

La questione è di quelle che hanno maggiormente toccato la psicologia della comunità dell’enclave: la targa TI era infatti una delle peculiarità del Comune italiano, una specificità tutta campionese che è stata la prima a soccombere ai dettati UE dal momento in cui nessun nuovo autoveicolo di stanza nell’enclave ha potuto essere più immatricolato in Ticino. Ma per le targhe precedenti il 31 dicembre 2019 si era trovata una proroga fino a tutto il 2022, non senza tacite resistenze che avevano accolto con qualche soddisfazione il fatto che da parte italiana non sarebbe stata sostenuta alcuna contestazione relativa ad illeciti doganali, tanto da far diramare dall’Amministrazione comunale un avviso: «Siamo lieti di comunicare la possibilità di mantenimento delle targhe svizzere oltre il 31.12.2022 per i cittadini campionesi intestatari di veicoli immatricolati ante 31.12.2019». Avrebbero potuto continuare a circolare senza cambiare targa fino alla dismissione - vendita o rottamazione che sia - del mezzo, pur trascorsi, alla fine del dicembre 2022, i due anni di proroga della norma doganale europea (mentre scadde senza appello per i campionesi quello di commutare le eventuali patenti svizzere). Tre quarti dei veicoli all’epoca targati TI a Campione d’Italia si mise in regola se a fine 2022 non se ne contavano più di 500 ancora con targa svizzera. Un numero intanto più che dimezzato mentre comincia un conto alla rovescia che non prevede dilazioni, salvo forse per la nostalgia.