Campione paga i debiti con Lugano e «vede» la riapertura del Casinò

Dopo quasi dieci anni si è risolta la vertenza tra Campione d’Italia e Lugano sulla quota parte delle spese di gestione del depuratore di Bioggio, che accoglie anche le acque scure dell’enclave e della vicina Caprino. Campione aveva congelato i suoi pagamenti dal 2011 dicendo che gli investimenti resi necessari dalle aggregazioni comunali nel distretto non erano in linea con la convenzione sottoscritta nel 2004. Sul caso le due amministrazioni hanno discusso a lungo e finalmente hanno raggiunto un accordo appianando le divergenze sull’interpretazione della convenzione e il conseguente riparto dei costi: da giovedì scorso, all’albo dell’enclave, è pubblicata la deliberazione con cui il Commissario prefettizio Giorgio Zanzi definisce le modalità di rimborso della Città. I debiti dunque saranno presto saldati, con uno «sconto»: da 2,4 a 1,5 milioni di franchi. Florio Bernasconi, già vicesindaco dell’enclave, benedice la soluzione trovata: «Mi sembra equilibrata, in quanto quella era la traccia di lavoro definita dopo avere trattato a lungo con Lugano senza cedere a richieste ingiustificate». I criteri concordati stabiliscono che «le opere di manutenzione e investimenti imputabili al Comune di Campione d’Italia riguarderanno esclusivamente infrastrutture ed impianti pertinenti il collegamento lacuale e terrestre nel tratto compreso tra Campione e il depuratore di Bioggio» e che «gli oneri di smaltimento e depurazione, manutenzione e investimento saranno riconosciuti nella misura massima della chiave di riparto già stabilita, pari al 2,448 per cento». La tassa nazionale sui microinquinanti introdotta in Svizzera dal 2016 verrà pagata. Del resto, salvo errore, Campione non l’ha mai contestata, forte anche di un’antica sensibilità: il primo impianto di depurazione sul Ceresio fu proprio quello dell’enclave.
Parla il Governo
L’accordo con Lugano è una buona notizia per Campione, ma quella che è arrivata da Roma poche ora fa lo è ancora di più: il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Barretta, candidato ad assumere la delega al settore giochi, ha garantito che il Casinò, chiuso nel 2018 dopo il fallimento della società che lo gestiva, riaprirà. Ne ha dato notizia il quotidiano Il Giorno. «Il dossier è sul tavolo del Governo e ci stiamo lavorando – ha assicurato Barretta – l’attività deve ripartire per ridare linfa economica a un territorio altrimenti in fortissima crisi. Il messaggio che voglio mandare è che il casinò riaprirà».