Progetto

Capanna Gambarogno, tra un anno si riapre

Fervono i lavori di recupero e rilancio in chiave escursionistica dell’ex caserma a 1.734 metri di quota – Lo stabile in ristrutturazione è stato risparmiato dall’incendio del gennaio scorso – Manolo Piazza: «È un luogo caro a chi vive nella regione, ma può diventarlo anche a livello turistico»
© CdT/Archivio
Mauro Giacometti
11.08.2022 06:00

Ci sono i giardinieri al lavoro attorno alla Capanna Gambarogno. Stanno sistemando e alzando il muretto che circonda il manufatto. «Ci sono le ferie dell’edilizia, ma due giardinieri del Gambarogno hanno voluto darci una mano nel sistemare la parte esterna», ci dice Manolo Piazza, presidente dell’associazione «Amis dala Capanna Gambarögn», il sodalizio fondato nel 2016 per riportare e rendere fruibile questo rifugio, a 1.734 metri d’altitudine, che domina tutta la regione e con imperdibile vista a 360 gradi fino al Bellinzonese e su tutto il bacino del Lago Maggiore. L’associazione, con un’azione di «crowdfunding» ancora aperta (ww.progettiamo.ch) ha raccolto circa la metà dei fondi necessari a ripristinare la capanna costruita nel 1934 dall’Esercito svizzero sul Monte Gambarogno come caserma a protezione dei confini nazionali in caso d’invasione nemica. E la struttura solida dell’edificio, con elementi di ferro, spessi muri di sostegno e tetto altrettanto “blindato” l’ha anche difesa dal recente e devastante incendio, scoppiato nel gennaio scorso, proprio sul Monte Gambarogno. «Le fiamme le hanno girato intorno – sottolinea Piazza – e sono stati minimi i danni».

Sedici posti letto

Il progetto di recupero dell’ex caserma, firmato dallo studio Guscetti di Ambrì, prevede il recupero delle parti in legno che definiscono gli spazi interni per ricavarne il dormitorio, con 16 posti letto, valorizzando il lavoro di falegnameria eseguito con grande cura a testimonianza della lunga permanenza degli uomini durante la guerra. Lo spazio restante è convertito in un grande locale con un capiente camino e si aprirà tramite due grandi finestre a vetro fisso che permetteranno di ammirare il panorama. «Con i lavori siamo a buon punto - ci spiega il presidente dell’associazione Amis dala Capanna Gambarögn - e crediamo di poterla inaugurare nell’autunno del prossimo anno. L’idea è quella di affidarla ad un custode e dunque di tenerla aperta tutto l’anno. È una capanna facilmente raggiungibile dall’Alpe di Neggia e lo scopo primario della ristrutturazione è quello di rivalutare al meglio un luogo caro ai gambarognesi così che abbiano la possibilità di viverla al meglio durante tutto l’anno. Inoltre, la capanna potrà diventare un tassello importante per la promozione turistica della regione: con la sua posizione strategica, potrà favorire la scoperta del territorio da parte dei nostri ospiti», conclude Piazza.

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