Capire meglio l’arte di comunicare nell’era digitale

In un mondo della comunicazione in profonda trasformazione dopo l'avvento del digitale, dove si registra il trionfo dei social e si può fare a meno dei giornalisti per far conoscere le proprie opinioni, s'impone una modalità nuova di diffondere informazione. Chi ha buone idee però non sembra aver nulla da temere dai cambiamenti in corso e TED è diventata la piattaforma ideale per divulgarle. Ma se la comunicazione cambia, come evolve la figura di chi è chiamato a dare le notizie? E che ruolo si prefigura per il giornalista?
Aiutare il pubblico, non solo gli specialisti del settore dell'informazione, a capire meglio cosa sta succedendo e potrà succedere nel mondo della comunicazione: è quanto si propongono l'Associazione Ticinese dei Giornalisti Sportivi (ATGS) e l'Osservatorio Europeo di Giornalismo (EJO), che hanno organizzato per oggi, giovedì 13 aprile, all'Università della Svizzera Italiana, alle ore 18.30, una conferenza dal titolo "Dai TED talks ai giornali: l'arte di comunicare nell'era digitale" (entrata gratuita).
I relatori sono due nomi di assoluto prestigio: Bruno Giussani e Marcello Foa, quasi coetanei, che hanno cominciato in Ticino la loro carriera professionale e hanno maturato grandi esperienze all'estero.
Bruno Giussani, nato nel 1964, è il direttore europeo del think-tank TED. Laureato in Scienze politiche all'università di Ginevra, ha mosso i primi passi nel giornalismo al Giornale del Popolo e collaborato con molte altre pubblicazioni ticinesi per diventare poi redattore politico del settimanale romando L'Hebdo e collaboratore di giornali internazionali come il New York Times e La Repubblica. E' stato all'origine del primo sito web di informazione in Svizzera, per poi diventare uno dei direttori del Forum Economico Mondiale di Davos. E' pure stato ricercatore invitato presso l'università di Stanford in California, consulente di organizzazioni come il Comitato Internazionale della Croce Rossa e di aziende private e pubbliche, e fra i co-fondatori di aziende tecnologiche come Tinet (il primo operatore Internet in Ticino) e Tinext, e ha scritto diversi libri. Nel 2015 è stato eletto "Svizzero dell'anno" nella sezione economia. Vive in Ticino ed è costantemente in viaggio per conto di TED, think-tank basato a New York che si occupa della diffusione di idee innovative su scala globale, con un pubblico di centinaia di milioni di persone.
Marcello Foa, classe 1963, è giornalista, scrittore e docente universitario. Attualmente dirige il Gruppo del Corriere del Ticino e insegna giornalismo all'Università della Svizzera italiana. Laureato in Scienze politiche all'Università degli Studi di Milano, ha iniziato la carriera giornalistica a Lugano. Nel 1989 è stato assunto al Giornale da Indro Montanelli con la qualifica di vicecaporedattore esteri. È stato caporedattore esteri, inviato speciale e ha diretto il sito ilgiornale.it, fino a metà agosto 2011, quando è stato assunto al Corriere del Ticino con la qualifica di Amministratore delegato. Nel 2004 ha cofondato l'Osservatorio europeo di giornalismo (Ejo) presso l'Università della svizzera italiana (USI) di Lugano. Ha focalizzato le proprie ricerche accademiche sul fenomeno dello spin e della manipolazione mediatica, finalizzandole nel saggio "Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi" (2006, Guerini e associati editore), testo che è stato adottato da 7 università. Insegna giornalismo internazionale e comunicazione all'Università della Svizzera italiana, a livello di bachelor e di master. Da 10 anni autore del blog "Il cuore del mondo", ha scritto due romanzi, "Il ragazzo del lago" e "Il bambino invisibile", pubblicati da Piemme.