Cardiocentro, prima le firme e poi il ritiro dell'iniziativa

LUGANO - «Se l'accordo di principio sarà sottoscritto, ritireremo l'iniziativa Grazie Cardiocentro». È con queste parole che il primo firmatario Tiziano Cassina, ha annunciato il ritiro del testo che aveva raccolto il sostegno di quasi 17.000 cittadini. Ma ad una precisa condizione: la firma, da parte dei rispettivi Consigli di Amministrazione, dell'accordo tecnico raggiunto dalle parti. «Il Comitato allargato si è riunito stamattina - ha spiegato Cassina - e all'unanimità mi ha dato mandato di compiere questo passo al momento della firma». Una decisione questa che fa seguito alla schiarita nell'affaire tra la Fondazione Cardiocentro e l'Ente ospedaliero cantonale (EOC) che, dopo mesi di muro contro muro, a metà luglio avevano annunciato una svolta nelle trattative.
In particolare, salvo clamorosi colpi di scena, entro fine agosto EOC e Cardiocentro firmeranno una nuova intesa che permetterà da un lato di creare un nuovo istituto pienamente integrato nell'EOC e, dall'altro, di dare vita a un «modello Cardiocentro in grado di salvaguardare il know how e la filosofia clinica aziendale che hanno contraddistinto l'azione dell'ospedale del cuore negli ultimi vent'anni». «Dalla raccolta firme qualcosa è cambiato», ha affermato Edo Bobbià, coordinatore del Gruppo Grazie Cardiocentro. «Le due parti si sono guardate negli occhi con un nuovo spirito, con la volontà di trovare un compromesso a favore dei ticinesi che necessitano di cure al cuore. Ma lo preciso: non è la vittoria di uno sull'altro».
Nel dettaglio, entrando a tutti gli effetti nell'EOC il Cardiocentro verrà integrato nella governance dell'Ente e risponderà al Consiglio di Amministrazione presieduto da Paolo Sanvido e alla direzione generale, ma senza perdere la propria identità. In particolare, ha precisato Bobbià, rimarrà quello che è un caposaldo dell'ospedale del cuore: la direzione a due pari grado, ovvero un direttore sanitario è un direttore amministrativo.
Allo stesso modo, rispetto ad altri istituti che fanno capo all'EOC il Cardiocentro potrà godere di un'autonomia finanziaria, principio questo cardine contenuto nell'iniziativa. «Ora ci sono ancora dei piccoli aspetti da chiarire ma il grosso del lavoro è fatto», ha detto Bobbià. Soddisfatto anche il fondatore del Cardiocentro Tiziano Moccetti che ha commentato come «non erano pochi i dissapori che hanno portato al muro contro muro con l'EOC. In primis, a far travasare il vaso era stata la possibilità che il Cardiocentro diventasse un poliambulatorio dell'EOC. Non potevamo permetterlo. Ora il compromesso trovato dal tavolo tecnico mi sembra ottimo e se andrà in porto, da dicembre 2020 avremo un nuovo Cardiocentro».