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Cari ticinesi, ma voi le pagate le multe a Como?

A novembre, il Comune ha incassato solo 6.810 euro a fronte di entrate accertate per 93.462 euro dai conducenti di veicoli immatricolati all'estero incappati in infrazioni
© Qui Como
Red. Online
19.12.2024 15:15

Cari ticinesi, ma voi le pagate le multe a Como? Sì, no, forse. Mettiamola così: la polizia locale di Como, scrive fra gli altri il portale Qui Como, nel mese di novembre ha accertato entrate per 93.462 euro e 67 centesimi. Entrate relative a infrazioni al codice della strada commesse da conducenti di veicoli immatricolati all'estero, quindi anche in Svizzera. La cifra, leggiamo, è riportata nella determina dirigenziale affissa all'albo pretorio del Comune. 

Bene, o forse male. Perché non tutti questi importi, chiarisce Qui Como, possono essere considerati effettivamente riscossi. Nel documento, infatti, viene specificato che le sanzioni accertate includono altresì somme di dubbia e difficile esazione. Detto in altri termini, multe che potrebbero anche non essere incassate. Un aspetto, questo, che va sempre considerato se a infrangere la legge sono appunto automobilisti con targhe straniere: l'effettivo pagamento non sempre è garantito.

Nello specifico, delle 1.184 sanzioni accertate soltanto 156 sono state pagate immediatamente, fra l'altro con una riduzione del 30% prevista dalla legge. Questi pagamenti hanno generato entrate per 6.810,47 euro, cui bisogna aggiungere spese postali di notifica per 4,50 euro. E le altre multe? Rappresentano un credito che il Comune potrebbe non riuscire a riscuotere integralmente. Al riguardo, va detto che per tutelarsi da possibili mancati incassi il Comune ha accantonato una parte di queste somme nel cosiddetto Fondo crediti di dubbia esigibilità. Fondo che serve proprio a mitigare l'impatto di eventuali mancati pagamenti, in particolare quando il recupero all'estero di una multa può rivelarsi complesso e costoso.

Nella determinazione, in ogni caso, viene evidenziato un aspetto importante: la Polizia locale, a Como, ha notificato tempestivamente i verbali, ovvero entro i termini di 360 giorni previsti per le sanzioni a soggetti esteri. Così facendo, le probabilità di riscossione aumentano.