Settore pubblico

Carovita a Chiasso: «Non c’è alcun margine»

Sollecitato dai sindacati a causa delle disparità che si sono create tra alcune categorie di dipendenti comunali, il Municipio risponde picche: «Un incontro può sempre essere fatto, ma quanto a rimettere in discussione le decisioni prese, non c’è possibilità»
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
24.08.2024 06:00

Alcuni Comuni, come Lugano, per colmare la disuguaglianza che si è creata hanno introdotto (o rimodulato) il carovita concesso ad alcune categorie professionali di dipendenti comunali. Questo per colmare le disparità che si creano con quei dipendenti comunali che sottostanno a regolamenti diversi, come poliziotti e docenti. Altri Comuni, come Chiasso, hanno rinunciato a un rincaro degli stipendi, malgrado la politica abbia provato a far cambiare idea al Municipio. Sullo sfondo il rialzo generale dei prezzi dei beni di consumo.

I tentativi politici

Rimanendo a Chiasso, tra i tentativi fatti per concedere a tutti i dipendenti comunali un ritocco in busta paga, spiccano quelli firmati da Il Centro, che ha prima proposto un emendamento ai preventivi 2024 in cui si chiedeva al Municipio di prendere tempo in attesa delle decisioni cantonali, però bocciato a maggioranza da Plr, Lega e Us-I Verdi lo scorso gennaio (dopo essere stata classificata dalla sala come una mossa preelettorale), e in seguito rilanciato inoltrando un’interrogazione sul tema. L’obiettivo di quest’ultima? Dare facoltà al Municipio di agire liberamente in base alle decisioni cantonali (che nel frattempo erano state rese note): ai dipendenti dell’amministrazione cantonale il Consiglio di Stato ha deciso di riconoscere un contributo di 400 franchi e 2 giorni di congedo pagato. La risposta dell’Esecutivo di Chiasso è però rimasta negativa. «Non si può fare», aveva evidenziato l’Esecutivo rispondendo a Patrizia Wasser e chiarendo di aver «adottato la prassi indicata dal Governo cantonale per il versamento dell’indennità completiva per i docenti delle scuole comunali e per il personale di polizia comunale impiegato presso i Comuni» (categorie professionali che sottostanno a regolamenti cantonali).

Il rilancio estivo

Durante l’estate, la «battaglia» de Il Centro chiassese è stata rilevata dai sindacati OCST e VPOD. «Il personale è molto disturbato dalle decisioni prese che creano una palese iniquità di trattamento rispetto ai colleghi della scuola e della polizia», si legge ad esempio nella missiva indirizzata al Municipio chiassese a fine luglio dai sindacati. Con una richiesta aggiuntiva: sedersi a «un tavolo di discussione con le nostre organizzazioni al fine di poter trovare una soluzione concordata».

La risposta è fresca di stampa, ma i toni dell’Esecutivo chiassese non sono mutati. Dopo aver ribadito che «un Comune non può riconoscere un rincaro diverso da quello stabilito dal Consiglio di Stato» – anche a causa della bocciatura dell’emendamento a fine gennaio – si spiega che di possibilità d’azione non ce n’è: «La decisione del Municipio di Chiasso si fonda su base legale, è cresciuta in giudicato ed è stata ratificata nell’ambito dell’approvazione dei preventivi, quando la precisa richiesta di Giorgio Fonio (la richiesta era di Patrizia Wasser, ndr) è stata respinta a grande maggioranza, e questa decisione è a sua volta cresciuta in giudicato. Un incontro può sempre essere fatto, ma quanto a rimettere in discussione le decisioni suelencate, non resta alcun margine di manovra».

Il futuro

Nella risposta il Municipio replica anche all’affermazione sindacale che vorrebbe il personale comunale «disturbato dalle decisioni prese che creano una palese iniquità». La scelta, si sottolinea «non ha creato nessuna divisione di alcun genere all’interno dell’amministrazione comunale». Questo perché poliziotti e docenti «sono sottoposti a una propria scala di stipendi» e «ciascuna categoria ha i propri punti di riferimento che non sono comuni alle altre categorie, tanto meno con i restanti dipendenti, che cadono sotto il concetto dell’amministrazione comunale».

Se questa risposta sarà il punto finale alla vicenda ancora non è chiaro. Forse dipenderà dall’organizzazione, o meno, di un tavolo di discussione. Si parlerà di compensazione future? Per ora a Chiasso il rincaro rimane ai docenti (400 franchi e 2 giorni) e ai poliziotti (400 franchi).

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