Cartellino giallo per il Clandestino

Su ordine del Cantone, il take-away luganese deve rimuovere tavoli e sedie
Red. Online
11.01.2012 05:55

LUGANO - "Ho deciso di darmi sessanta giorni di tempo per vedere come reagisce la clientela. Se non riesco più a coprire le spese, saranno la chiusura e la disoccupazione". Non nasconde la propria amarezza Marco Sassi, titolare del "Sushi il Clandestino" di corso Elvezia a Lugano, recentemente raggiunto da una lettera da Bellinzona che di fatto è un cartellino giallo. Il locale, semplificando, non può svolgere attività di ristorazione con tavoli e sedie, per la quale serve un'autorizzazione specifica (come quella per i ristoranti "classici"). A Lugano, come confermatoci dalla Polizia comunale, su 30 take-away 25 sono risultati in una situazione di irregolarità.