Case anziani e criticità: è in corso un'analisi esterna

All’interno dell’ECAM – l’Ente case anziani del Mendrisiotto – si è deciso di affrontare la questione «in modo proattivo». Il tutto al fine di risolvere alcune criticità interne che sono emerse negli scorsi mesi. Criticità che ora verranno analizzate da esperti esterni. A comunicarcelo – a margine di un incontro che si è tenuto oggi tra il Consiglio ECAM e una delegazione sindacale (OCST e VPOD) e la presidente Françoise Gehring. «Consapevoli della complessità di un ente che ha le dimensioni di un ospedale regionale con il suo carico di sfide quotidiane – ribadisce – il Consiglio ha deciso di affrontare la questione in modo proattivo». E i lavori di analisi, in tal senso, sono già cominciati. In collaborazione con l’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio del Cantone è stato «conferito a primavera un mandato esterno allo scopo di promuovere una disamina della situazione che permetta di elencare le criticità e, soprattutto, di gettare le basi per favorire l’implementazione di una rete solida, dinamica e resiliente, in grado di rispondere alle sfide di una società che invecchia».
Una cosa, per ECAM, è certa: «Il benessere dei residenti della case per anziani e del personale è e resta centrale». La consegna del rapporto, stando a quanto abbiamo potuto appurare, è attesa per la fine di ottobre. Sul fatto che ci siano alcune problematiche – non per il servizio di cura agli anziani – ne è cosciente anche l’Ente: «Da tempo il Consiglio si è chinato sull’analisi della conduzione dell’Ente a 360 gradi – sottolinea la presidente –, la cui natura veramente molto complessa e laboriosa ha avuto un impatto sul processo della messa in rete delle singole case per anziani, che non si è sviluppato come auspicato». A conti fatti, integrare case per anziani di natura giuridica diversa «non è affatto semplice», evidenzia la nostra interlocutrice. Ecco, dunque, che alcune criticità sono da ascriversi «a lacune regolamentative che risalgono alla fondazione stessa dell’Ente». Un formato ibrido di gestione che, si precisa, «avviene anche nella gestione del personale». Ed è probabilmente anche dalla gestione del personale, differente tra alcune strutture, che è montato il malcontento di una parte dei collaboratori. Personale che, nelle scorse settimane, ha deciso di scrivere una lettera anonima rilanciata, tramite un’iniziativa parlamentare generica, dall’MPS (il Movimento per il socialismo). Per il Consiglio ECAM, comunque, quanto ‘denunciato’ nello scritto anonimo non rispecchia la realtà dei fatti. Segnalazioni anonime che – commenta la presidente – «contengono numerose falsità e sono lesive della dignità e della reputazione sia dell’Ente, sia delle persone coinvolte». Proprio per questo motivo ECAM «ha già dato incarico a un legale al fine di tutelare gli interessi dell’Ente, segnatamente riguardo la rilevanza penale del contenuto delle segnalazioni anonime che, lo si ripete, riporta numerose falsità e non corrisponde alla realtà dei fatti». Al tavolo, ieri mattina, era seduta anche una delegazione sindacale.
«Salutiamo positivamente l’agire di ECAM che, riconoscendo le criticità, ci ha comunicato la decisione presa negli scorsi mesi di dare questo mandato esterno per analizzare cosa concretamente non funzioni e come risolverlo – commenta, da noi interpellato, il Segretario regionale OCST – del Mendrisiotto Giorgio Fonio –. Per noi, ed è stato tematizzato questa mattina, le priorità restano la qualità e le condizioni di lavoro del personale».