Caso BSI Italia: carcere prorogato

I due arrestati patteggiano intanto 3 anni a Milano
Red. Online
21.10.2009 04:30

LUGANO - Restano in detenzione i due operatori finanziari finiti in manette in febbraio a Lugano nell?ambito dell?inchiesta italo-elvetica denominata «Silvan», relativa a un buco da 23 milioni di euro ai danni della BSI Italia di Milano. Il giudice dell?istruzione e dell?arresto ha infatti accolto un?istanza di proroga del carcere preventivo presentata dalla PP Manuela Minotti-Perucchi. Istanza contro cui i legali luganesi degli indagati hanno inoltrato ricorso alla luce anche del fatto che, a fine settembre, i due hanno patteggiato in Tribunale a Milano 3 anni di pena da espiare. I difensori sostengono ora che i propri assistiti non dovrebbero più essere perseguiti in Ticino in virtù del principio "ne bis in idem", per cui una persona non può essere condannata due volte per lo stesso reato. Tesi non condivisa dagli inquirenti ticinesi.