Ticino

Caso Gobbi, l'inchiesta è stata chiusa

Per l'ufficiale di picchetto si prospetta un decreto di abbandono, contro gli altri due agenti la promozione dell'accusa di favoreggiamento
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
11.06.2024 09:26

È stata chiusa l'inchiesta sulla gestione dell'incidente del consigliere di Stato Norman Gobbi, avvenuto il 14 novembre 2023 in Alta Leventina. La notizia, anticipata dalla RSI, è stata confermata dal Ministero pubblico.

Nello specifico, il procuratore generale Andrea Pagani ha prospettato un decreto di abbandono nei confronti dell'ufficiale della Polizia cantonale che era di picchetto la sera dei fatti. Per quanto riguarda gli altri due agenti della Polizia cantonale indagati, invece, è stato emanato un atto d'accusa dinanzi alla Pretura penale (per l'ipotesi di reato di favoreggiamento) nei confronti del sottoufficiale superiore di Gendarmeria di picchetto la sera dell'incidente e del capo gruppo in servizio quella notte. Per quest'ultimo l'ipotesi di reato viene prospettata in via principale nella forma della correità, subordinatamente in quella della complicità.

Alle parti è stato fissato un termine di 10 giorni per presentare eventuali istanze probatorie. Il Ministero pubblico ricorda che per tutti vale il principio della presunzione di innocenza fino all'emanazione di una decisione definitiva e che nei confronti del Consigliere di Stato non è pendente alcun procedimento penale. Per il momento non saranno rilasciate ulteriori informazioni.

Il Ministero pubblico, ricordiamo, il 18 aprile aveva comunicato di aver esteso il procedimento proprio nei confronti dell'ufficiale della Polizia cantonale di picchetto la sera dei fatti nonché nei confronti di un capo gruppo in servizio quella notte. La Procura, lo scorso 26 marzo, aveva fatto sapere di avere aperto un procedimento penale nei confronti di un agente della Polizia cantonale e contro ignoti. Le ipotesi di reato erano di abuso di autorità e favoreggiamento. Il consigliere di Stato era già stato sentito come persona informata sui fatti. Nei confronti di Gobbi, era stato precisato nella nota ad aprile, non erano emersi «indizi di reato».

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