Caso Ravi, notaio sconfessato

Respinto l'appello inoltrato contro la sua condanna
Red. Lugano
06.09.2011 05:45

LUGANO - È stato respinto l'appello inoltrato dal notaio coinvolto in un'appendice di quello che è stato definito il caso Yasar Ravi: il procedimento penale che ruota attorno a una serie di presunte irregolarità nella compravendita di una villa a Castagnola che vede tra gli accusati anche l'avvocato luganese ed ex deputato PPD (il processo per il filone principale è previsto dal 22 novembre alle Correzionali).

Il notaio 37.enne aveva impugnato la condanna pronunciata in primo grado lo scorso gennaio dalla Pretura penale (sanzione pecuniaria sospesa per falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari). All'oscuro di tutto quanto ruotava intorno alla vicenda, il notaio sottopose il rogito relativo alla compravendita alle parti. Secondo il PP Arturo Garzoni, il funzionario avrebbe attestato in una clausola che l'acquirente aveva dichiarato di conoscere l'italiano, quando in realtà lo stesso ?non parlava, né comprendeva tale lingua?. Circostanza di cui, per l'accusa, il 37.enne era consapevole, omettendo dunque di procedere con le necessarie verifiche. Versione respinta dalla difesa, secondo cui si trattò di un errore commesso per superficialità. La Corte di appello e revisione penale non ha però condiviso la tesi della negligenza ravvisando comunque i presupposti del citato reato nella forma del dolo eventuale. Già annunciato ricorso: ora la parola passa a Losanna.