Castione, salve le luci rosse

CASTIONE - All'ex Motel Castione non sparirà la prostituzione. Rima a parte, è questo come appreso dal Corriere del Ticino il concetto chiave della decisione del Consiglio di Stato datata 9 maggio. Il Governo ha respinto i ricorsi dell'Associazione per il miglioramento ambientale del quartiere (AMICA) e di un privato cittadino contro il via libera del Legislativo di Arbedo-Castione del 16 ottobre 2017 al divieto del meretricio in tre comparti (Campagna-Semunz, Prati di San Cristoforo e Prati dei Mulini) ma non, appunto, nella zona «Galletto» dove è insediato lo storico postribolo. Non è ancora dato a sapere se la risoluzione dell'Esecutivo cantonale verrà contestata davanti al Tribunale amministrativo.
Una questione non di poco conto sollevata dai ricorrenti era quella relativa al ventilato mancato rispetto della volontà popolare. Il 14 aprile 2013 gli abitanti di Arbedo-Castione avevano infatti respinto (con il 57% delle preferenze) la creazione della prima zona ufficialmente destinata alla prostituzione in Ticino, proprio nella superficie dove sorge l'ex Motel. Il Consiglio di Stato osserva che la cittadinanza non ha vietato il mestiere più antico al mondo sull'intero territorio, «ma ha semplicemente impedito che l'esercizio di tale attività commerciale (...) fosse limitato all'interno di una specifica area edificabile del Comune. Tutto questo perché a livello comunale non possono essere adottate delle disposizioni pianificatorie che vietino completamente» il lupanare.