Malcantone

C'è da mettere mano all'ex Centro al Suu di Bombinasco

Dopo essere diventata proprietaria dell’immobile e averlo convertito in un foyer per minori non accompagnati, la Croce Rossa intende ristrutturare il complesso per oltre 3 milioni – Lo scopo è quello di riorganizzare gli spazi e adeguarli agli standard attuali – Potrà accogliere un massimo di cinquanta ragazzi
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
22.05.2025 06:00

Tra le righe l’aveva già anticipato lo scorso febbraio in una nota stampa la direttrice della Croce Rossa sezione Sottoceneri, Debora Banchini Fersini, che l’ex Centro al Suu di Bombinasco sarebbe stato oggetto di una «fase di riorganizzazione» dopo la conversione a foyer per minori non accompagnati. Questa citata fase di riorganizzazione, principalmente degli spazi, si è tramutata in una domanda fresca di pubblicazione per la ristrutturazione dell’intero complesso (composto da tre blocchi distinti) per un costo complessivo di 3.2 milioni di franchi. La necessità è quella di migliorarne lo stato generale nel rispetto degli standard attuali e delle norme di sicurezza al fine di garantire un’accoglienza adeguata ai minorenni che vi alloggiano (attualmente una ventina), per un massimo di cinquanta ragazzi. I lavori dureranno diciotto mesi. E i minori non dovranno traslocare temporaneamente durante il cantiere.

Qualche dettaglio

Nella relazione tecnica viene messo subito in chiaro che gli interventi non andranno ad aumentare le volumetrie né tantomeno è previsto un ampliamento degli stabili. Piuttosto, bisogna sistemarli perché vetusti. Ad esempio, quello più datato potrebbe infatti risalire agli anni Venti o Trenta del ‘900. Il più recente alla fine degli anni Sessanta. Brevemente, per quanto riguarda la distribuzione degli spazi all’interno del centro, gestito lo ricordiamo dalla Croce Rossa sezione Sottoceneri, si andranno ad ampliare dei locali togliendo delle pareti divisorie, verranno poi create delle sale comuni e mantenuti le camere e gli alloggi. Un problema, durante i sopralluoghi, è stato riscontrato nell’impianto sanitario di due stabili, con la presenza di condotte per la distribuzione dell’acqua calda e fredda di «uno stato conservativo incerto». Inoltre, tale impianto «non è dotato del corretto sistema di trattamento della legionella». Nella relazione tecnica vengono proposte due soluzioni, ma una decisione definitiva «sarà presa ponderando i rischi e la fattibilità economica dell’intervento». L’ex Centro al Suu di Bombinasco, lo ricordiamo, è stato acquistato lo scorso settembre e convertito in un foyer per minori non accompagnati. A spuntarla era stata la Croce Rossa su un’associazione che intendeva promuovere un progetto per giovani con difficoltà psicosociali. Tutte e due avevano avviato delle trattative con le proprietarie dello stabile, le suore della Seraphisches Liebeswerk di Soletta.

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