Prostituzione

C’è la pandemia? Le luci rosse si accendono online

Sono diminuiti ma non sono affatto spariti gli annunci erotici delle ragazze sui principali siti di incontro ticinesi - Forse per effetto dell’emergenza sanitaria spuntano ora anche le videochiamate hot a pagamento - Mentre i locali mettono a disposizione le camere ad una tariffa decisamente inferiore rispetto al passato
© CdT/Putzu
Alan Del Don
11.01.2021 16:26

I postriboli sono chiusi. E allora le prostitute strizzano l’occhio ai clienti... online. Sono diminuiti, quello sì, ma non sono spariti gli annunci osé sui principali siti di incontro ticinesi. E questo benché, su decisione del Consiglio di Stato, l’esercizio della prostituzione sia vietato sull’intero territorio cantonale almeno fino al 22 gennaio nell’ambito delle misure introdotte prima di Natale per arginare la diffusione del coronavirus. Ecco, dunque, spuntare fra le foto in versione (quasi) adamitica delle artiste il consiglio ad attenersi alle disposizioni vigenti, ossia alle normative anti-COVID, con tanto di manifesto dell’Ufficio federale della sanità pubblica sulle regole da rispettare che abbiamo imparato a conoscere nell’ultimo anno.

Domina il Sottoceneri

Dando una fugace occhiata alle pagine Web emerge che la maggior parte delle ragazze operano principalmente nel Sottoceneri e in particolare a Lugano e nella zona di confine. Ce ne sono invece decisamente meno nel Sopraceneri, e quelle che offrono le loro prestazioni sono attive perlopiù nei dintorni di Bellinzona e di Locarno. Tutto come prima. O quasi. Perché, complice quasi sicuramente l’emergenza sanitaria, ci siamo però imbattuti in una ragazza che punta sulle videochiamate erotiche e non sul sesso. Distanti, ma vicini(ssimi), insomma. Basta avere una famosa applicazione ed effettuare prima il pagamento concordato.

Le ragazze sono sparite

Per il resto, sui siti hot del nostro Cantone, ci siamo imbattuti anche in alcuni (pochi) annunci di locali a Sud delle Alpi che cercano prostitute. Si tratta, immaginiamo, di pubblicità che erano già presenti prima delle decisioni del Governo o che sono state pubblicate negli scorsi giorni in vista della riapertura dei bordelli dal 23 gennaio (a meno, naturalmente, che Berna dopodomani, mercoledì, non decida di prorogare le misure fino al 28 febbraio). Un ritrovo mette infine a disposizione delle camere a 60 franchi al giorno, ossia ad una tariffa decisamente inferiore rispetto a quella (da 100 a 150 franchi in generale, a dipendenza del bordello) applicata prima dell’emergenza sanitaria. Come avevamo avuto modo di riferire il 17 dicembre, le ragazze attive nei locali erotici e negli appartamenti sono scese da 188 a 95 in meno di un anno: se ne sono andate perché il lavoro è diminuito. E così si fa a gara per convincere quelle rimaste.

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