C’è l’accordo per il terreno: pace tra Comune e parrocchia

«Va’ e riconciliati con tuo fratello» si legge nel Vangelo Secondo Matteo. Una frase che, dopo anni e anni di discussioni e ricorsi, sembra essere stata fatta propria anche a Stabio. Da un lato il Municipio, dall’altro la prebenda ovvero la locale parrocchia. Nel mezzo un terreno, non tanto contestato – visto che a Piano regolatore è ancorato ad un suo utilizzo pubblico – ma piuttosto combattuto. Nel suo utilizzo e nel suo valore. Tanti corsi e ricorsi. Il più noto riguarda – e la vicenda è cominciata più di 10 anni fa – la realizzazione, su quel terreno, di uno skate park. Struttura avallata dal Consiglio comunale ma in seguito oggetto di ricorsi, sino all’annullamento della licenza edilizia. Sempre per quell’area si è finiti anche davanti al Tribunale di espropriazione affinché si potesse trovare la giusta soluzione per il passaggio di proprietà dalla parrocchia al Comune. Ora, finalmente, le parti sembrerebbero aver trovato la giusta soluzione. Sembrano essersi, appunto, riconciliate. E così – dopo l’approvazione del Consiglio comunale e dell’assemblea parrocchiale – si metterà fine all’annosa vicenda. E, soprattutto, il Comune potrà sviluppare un progetto – orientato ai giovani – che si inserirà in quella che in futuro diventerà una cittadella dello sport, dello svago e dell’educazione.
Già, perché il terreno in questione è ubicato vicino alle scuole medie e all’asilo, stessa area nella quale verranno realizzate diverse infrastrutture sportive.
Un diritto di superficie
Dopo anni di discussioni e vertenze, come detto, si è arrivati all’accordo sull’utilizzo del fondo. In sostanza – scrive l’Esecutivo in una nota stampa – l’accordo prevede la possibilità per il Comune di beneficiare di un diritto di superficie per sé stante e permanente della durata di 30 anni. Il tutto dietro pagamento di un canone annuo di 12.000 franchi. Alla scadenza dei 30 anni la prebenda venderà al Comune la particella iscritta a Registro fondiario al prezzo di 360.000 franchi, ovvero quanto risulterà già versato. In alternativa, potrà richiedere al Tribunale di espropriazione di stabilire l’indennità espropriativa; quest’ultima farà stato se l’ammontare ravvisato supererà i 360.000 franchi. Attraverso questo accordo – che dovrà essere avallato dai relativi consessi – «le parti intendono appianare ogni divergenza e improntare i reciproci rapporti su una fattiva collaborazione» si legge ancora nella nota diramata dal Municipio.
Soddisfazione, in tal senso, è stata espressa anche dal sindaco di Stabio Simone Castelletti il quale, da noi interpellato, spiega che «è stato possibile aprire un dialogo costruttivo condividendo dapprima gli obiettivi che come enti pubblici siamo chiamati a raggiungere. E dopo averli esplicitati, attraverso un confronto trasparente e improntato all’ascolto reciproco, è stato possibile raggiungere la proposta che ora sarà al vaglio del Legislativo comunale e dell’assemblea parrocchiale». La strada della riconciliazione sembra dunque essere tracciata.