Politica

C’è l’asilo nido «sbagliato» nelle ex scuole di Muzzano?

Una struttura privata ha vinto il concorso indetto dal Comune e occuperà gli spazi, che però interessavano anche un progetto interaziendale e intercomunale a cui sta lavorando AITI con Collina d’Oro, Sorengo e Muzzano stessa
©CdT/Chiara Zocchetti
Federico Storni
23.06.2025 06:00

Sta facendo discutere l’esito del concorso per l’affitto dell’edificio comunale che ospitava le scuole di Muzzano, indetto negli scorsi mesi dal Comune. Gli spazi sono stati assegnati a una Sagl e i contenuti futuri saranno sempre nell’ambito scolastico: vi si insedieranno infatti una scuola privata che offrirà un asilo nido (a partire da un anno d’età) e una scuola dell’infanzia bilingui, oltre a servizi extrascolastici. L’offerta sembra essere rivolta alla fascia economicamente alta della popolazione, visto che le rette annuali sono nell’ordine delle decine di migliaia di franchi. Niente di male, in sé, non fosse che l’ex edifico scolastico avrebbe potuto essere la sede ideale anche per un asilo nido interaziendale promosso da AITI e a cui potrebbero appoggiarsi anche i Comuni di Collina d’Oro, Sorengo e Muzzano stesso.

I dubbi in un’interpellanza

Richieste di chiarimento in merito ai nuovi occupanti delle ex scuole erano invero già giunte proprio da Muzzano, tramite un’interpellanza evasa con soddisfazione dell’interpellante nell’ultima seduta di Consiglio comunale. La domanda sull’opportunità dell’operazione giunge invece da Collina d’Oro, più precisamente da un’interpellanza non ancora evasa presentata dal gruppo PS/I Verdi/Indipendenti (prima firmataria la capogruppo Orsola Zannier) in cui si legge che «nei mesi precedenti AITI, sovvenzionata dal Cantone, e con il supporto dei tre Comuni, ha promosso e concluso un’indagine, rivolta alle giovani famiglie del territorio, per sondare l’interesse rispetto alla possibilità di creare un asilo nido intercomunale e interaziendale. Il Municipio di Muzzano ha però nel frattempo messo a concorso e deliberato l’utilizzo dell’edificio scolastico comunale ad un privato. Invitiamo pertanto il nostro Municipio a trasmettere pubblicamente il nostro disappunto, e di molti altri cittadini, di fronte all’operato del Municipio di Muzzano». Concretamente, all’Esecutivo di Collina d’Oro si chiede però di confermare se intenda proseguire nella realizzazione di un asilo nido di interesse pubblico.

«Decisione intempestiva»

Lo studio è stato presentato ai tre Municipi mentre il bando di concorso per gli spazi a Muzzano era già stato pubblicato. Studio che ha evidenziato un forte interesse in tutti i Comuni per la realizzazione di un nido intercomunale e interaziendale, come ci ha spiegato Furio Bednarz, che ha ricevuto mandato da AITI di compilarlo: «Anche il Cantone lo considera un progetto prioritario, tanto che lo ha citato come progetto modello nel presentare la sua strategia per aumentare questo tipo d’offerta sul nostro territorio». In questo senso, dice Bednarz, la scelta di Muzzano di mettere a concorso l’ex scuola «è stata a mio avviso intempestiva e ha creato difficoltà al progetto. Tanto più che avevamo fatto presente che l’edificio ci interessava, perché era una soluzione pronta». La scelta di Muzzano, va però sottolineato, non inficia il progetto di asilo nido «pubblico»: «Si tratterà di rifare mente locale sulla sua possibile localizzazione nell’area, ma intendiamo continuare». In questo senso a inizio luglio è previsto un incontro con i tre Comuni interessati.

«Abbiamo dovuto decidere»

Insomma, per dirla con le parole di Zannier: «Sarebbe bastato aspettare ancora qualche mese...». Qualche mese che però Muzzano non sentiva di avere, come ci ha spiegato la sindaca Verena Hochstrasser: «A posteriori poteva essere una buona soluzione, ma quando abbiamo deciso di aprire il concorso non c’era alcuna prospettiva, alcuna discussione in corso. Si aspettavano sì i risultati dello studio ma non si era ancora ventilata la possibilità di creare un nido intercomunale. E il nostro edificio era ormai vuoto da diverso tempo senza che si fossero trovate soluzioni alternative. A un certo punto abbiamo dovuto decidere da che parte andare, e la nostra decisione è stata quella del concorso. A posteriori forse è mancata una proposta concreta e una discussione comune, ma era un discorso che si sarebbe comunque dovuto fare sei mesi fa per avere una prospettiva».

C’è poi anche un altro fattore, conclude la sindaca: «L’idea di un asilo nido interaziendale e intercomunale è agli albori, e allo stadio attuale è difficile prevedere quando e se si concretizzerà. Le tempistiche della politica comunale sono lunghe, e noi dovevamo trovare una soluzione in tempi più brevi».

Troppi pochi allievi, poi il concorso

L’edificio che ospitava le Elementari di Muzzano è vuoto da ormai un anno. Da quando cioè gli allievi del Comune hanno cominciato a frequentare a Sorengo: non ve ne erano più abbastanza per giustificare una sezione nel Comune. Di seguito il Comune si è attivato per cercare un nuovo inquilino, aprendo a inizio 2025 un concorso per locare gli spazi a un nuovo inquilino con un progetto in ambito educativo, pedagogico o sociale. Concorso che ha visto prevalere il progetto di asilo nido e scuola dell’infanzia privati, che negli scorsi giorni si è presentato con una giornata di porte aperte.