Il caso

C’è un petroliere nigeriano che deve 1,5 milioni di imposte al Ticino

Abitava nel Luganese e in patria è accusato di aver fatto sparire 1,8 miliardi - Da alcuni anni l’uomo è ricercato dagli inquirenti di diverse nazioni
Il suo yacht è stato sequestrato in Messico e poi venduto all’asta
Federico Storni
27.01.2020 06:00

Che la somma di cui ci stiamo per occupare sia un bel gruzzolo o bricioline dipende dai punti di vista. Una prospettiva ticinese fa propendere per la prima ipotesi, una internazionale per la seconda. Parliamo del quasi milione e mezzo di franchi di tasse arretrate che un imprenditore petrolifero nigeriano, che per diversi anni ha vissuto nel Luganese con la moglie, deve a Confederazione, Cantone e Comune. Soldi che il nostro erario sarebbe ben contento di incassare, ma che impallidiscono di fronte alle cifre in ballo nella vicenda che riguarda l’imprenditore.

Quei miliardi spariti
Da alcuni anni l’uomo, sulla cinquantina, è ricercato dagli inquirenti di diverse nazioni: Nigeria e Stati Uniti in particolare. È infatti sospettato, nell’ambito della sua attività petrolifera, di aver sottratto 1,8 miliardi di franchi allo stato nigeriano, assieme ad altre persone. Oggi risulta latitante. Le sue tracce si sono perse nel 2016, quando ha lasciato il Ticino. Negli scorsi giorni la Commissione contro i crimini economici e finanziari della Nigeria - annunciando l’arresto a Dubai dell’ex ministro delle finanze e procuratore generale del Paese Mohammed Adoke - ha affermato di aver rinnovato gli sforzi per estradare e arrestare altre 18 persone coinvolte nello scandalo Malabu Oil, fra cui l’imprenditore petrolifero già residente nel Luganese, ora di ignota dimora.

Il sequestro ticinese
Ma torniamo al Ticino, e al milione e mezzo circa di imposte non pagate fra il 2015 e il 2018 (deve oltre 350.000 franchi alla Confederazione, circa 600.000 al Cantone, e oltre 450.000 a Lugano). L’erario cantonale, si legge sull’ultimo Foglio Ufficiale, nel difficile tentativo di recuperare il dovuto ha ottenuto di mettere sotto sequestro il credito vantato dal debitore nei confronti di una società immobiliare di Lugano in cui lui figura come membro e la moglie come presidente.

Gli indizi e l’asta
E chissà che proprio questa società non possa essere d’aiuto agli inquirenti internazionali. Dal Registro di commercio risulta infatti (la modifica è della scorsa estate), che il petroliere sarebbe residente a Città del Messico. D’altronde è proprio in Centro America che nel 2017 gli è stato sequestrato uno yacht poi venduto all’asta qualche mese fa per 42 milioni di dollari. Yacht ai tempi frequentato dai VIP: ci avevano passato una vacanza anche Jay-Z e Beyoncé.