Centro «al Castello», addio anche alle ultime attività rimaste

Mai decollato nonostante un investimento iniziale di ben 60 milioni di franchi e in crisi già da anni, a cavallo della pandemia il centro «al Castello» di Bellinzona ha vissuto il punto più basso della sua storia, con le ennesime chiusure. Ora anche per le ultime due attività commerciali rimaste (uno snack bar e un negozio di calzature) cala il sipario. Alla fine di giugno entrambe devono infatti lasciare gli spazi affittati al pianterreno a seguito dell’avvenuta disdetta dei relativi contratti d’affitto. Ancora pochi giorni, quindi, e chiuderanno. Da parte sua la pizzeria nel seminterrato ha chiuso già nella prima parte dell’anno, mentre il primo piano è vuoto dallo scorso autunno. Il destino del côté commerciale dello stabile all’angolo tra le vie Molo e Pellandini non è al momento noto. Contattata dal CdT, la banca divenuta proprietaria del complesso dopo averlo rilevato all’asta pubblica esattamente due anni fa per 30 milioni, ha infatti preferito non rispondere alle domande concernenti i motivi alla base della decisione di disdire i contratti, né ha voluto svelare i piani per il futuro. «La Banca non commenterà» è stata la laconica risposta fornitaci. Secondo nostre informazioni, alla base potrebbe esserci soprattutto il mancato pagamento degli affitti, situazione che si protrae da tempo.
La boutique trasloca in via Teatro
Come detto attualmente nel complesso sono rimaste solo due attività. Entrambe si congederanno quindi a fine mese (il negozio di calzature si trasferirà in via Teatro). Sia per la sostanza che per le tempistiche, la decisione ha contrariato i rispettivi responsabili soprattutto a causa degli sforzi compiuti nonostante i problemi cronici del Centro, a cui si sono poi aggiunti quelli derivanti dai lockdown. Ora le nuove chiusure, e un destino al momento ignoto per il complesso che negli scorsi anni ha vissuto una crisi anche più grave di quella conosciuta da numerosi altri commerci del centro di Bellinzona.
Vertenza conclusa due anni fa
Il Centro era stato inaugurato nel marzo del 2012 in pompa magna. Inizialmente, su tre piani, erano attivi tra gli altri almeno sette boutique anche con grandi griffe, un parco per bambini, un negozio di giochi elettronici, una farmacia-profumeria e pure una postazione occupata da una radio privata. Poi è partito il valzer delle chiusure e delle nuove aperture, poche veramente fortunate. Dopo una lunga vertenza con promotore, a maggio 2019 il complesso (comprendente anche la parte residenziale posta nei piani superiori con numerosi appartamenti) era stato rilevato all’asta pubblica dalla banca creditrice dell’ingente investimento iniziale.
