La polemica

Chalet in piazza Cioccaro, accuse respinte

Il Municipio di Lugano ha ribadito che Gabbani ha rispettato i termini del permesso speciale ottenuto in virtù delle agevolazioni post-COVID - "Tutte le richieste vengono trattate allo stesso modo"
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Lugano
19.12.2023 23:59

Lo chalet posato da Gabbani in piazza Cioccaro? È grande, ma non illegale. Titolavamo così, lo scorso 12 dicembre, nel riferire dell'esito degli accertamenti ordinati dal Municipio dopo la polemica sorta struttura di legno posata da Gabbani in piazza Cioccaro, davanti a Palazzo Riva. Sul tema, l’area progressista luganese (primo firmatario Aurelio Sargenti, PS) aveva inoltrato, l’8 dicembre scorso, un’interpellanza in cui veniva lamentata un'eccessiva concessione di spazi pubblici a fini commerciali.

Ebbene, come da noi anticipato la scorsa settimana, gli accertamenti giuridici hanno stabilito che i termini del permesso speciale rilasciato a Gabbani sono stati rispettati. È quanto ha ribadito questa sera in Consiglio comunale dalla capodicastero Sicurezza e spazi urbani, Karin Valenzano Rossi, proprio in risposta all'atto politico di Sargenti. Il permesso di posare il manufatto rientra nell’ambito delle agevolazioni straordinarie introdotte nel 2020/2021 con l’obiettivo di sostenere gli esercizi pubblici cittadini durante e a seguito del periodo pandemico, che il Municipio di Lugano ha deciso di prorogare fino al 31 marzo 2024. Le misure prevedono la possibilità di estendere gratuitamente l’area pubblica autorizzata degli esercizi pubblici fino a un massimo del 30%, il mantenimento di un iter semplificato per l’autorizzazione alla posa di strutture temporanee, e la concessione di suolo pubblico per l’installazione di strutture temporanee della ristorazione nelle vicinanze degli esercizi pubblici. Gabbani ha pertanto beneficiato di un permesso speciale temporaneo che scade il 17 gennaio 2024.

Per quanto riguarda infine la questione della parità di trattamento, la capodicastero Sicurezza ha assicurato che «tutte le richieste saranno trattate in modo analogo».

 

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