Chi scappa da Lugano non lo fa per il «caro affitti»

Dove vanno a vivere i luganesi quando lasciano le rive del Ceresio? E soprattutto, quali sono i motivi che li inducono a lasciare la città? Di contro, da dove arriva chi decide di stabilirsi a Lugano e perché? Queste domande se le sono chieste in molti durante gli anni di spopolamento progressivo, tra cui l’Ufficio di statistica urbana della Città, che ha condotto un’indagine proprio per capire in che termini specifici, dove, come e perché migrano i luganesi. Questo pomeriggio questo studio dettagliato è stato presentato alla stampa dal capodicastero Consulenza e Gestione Tiziano Galeazzi, dal responsabile del Servizio di statistica urbana Giorgio Maric e dal collaboratore scientifico, nonché autore dello studio, Lorenzo Barisone. I contenuti restituiscono un quadro per alcuni aspetti diverso dalla percezione comune. Il più eclatante: il «caro affitti» è la quinta causa della partenza da Lugano verso altri comuni ticinesi. Il problema, però, non è necessariamente relativo ai quartieri con le pigioni più elevate.
Rimanere, ma per poco
Lo studio sul bilancio migratorio 2022 presenta per la prima volta i risultati di un sondaggio sui motivi della migrazione introdotto l’anno scorso nella procedura di annuncio di arrivo e partenza da Lugano. Partiamo con il dire che nel 2022 la popolazione è nuovamente aumentata, con un tasso di crescita pari all’1,8% rispetto al 2021. Gli arrivi sono aumentati del 24,8% e le partenze del 2,9%. Su quest’ultimo punto lo studio ci fornisce un primo aspetto interessante: la maggior parte delle persone partite da Lugano risiedeva in città da pochi anni o addirittura mesi, per la precisione da meno di 2 anni o da 2-3 anni. Una tendenza, questa, che l’indagine riconduce più frequentemente a cittadini italiani, che si sono trasferiti a Lugano per motivi professionali, personali oppure perché utilizzano la città come primo approdo dall’estero per poi migrare verso altri centri del Ticino. Di contro, si nota come il centro città si stia ripopolando.
Verso i «Comuni satellite»
Per quanto riguarda il numero di arrivi e partenze per quartiere di residenza, i dati più elevati sono stati registrati a Molino Nuovo, Centro, Besso, Viganello, Pregassona, Cassarate, Loreto e Breganzona. Confortante per la Città il fatto che circa il 70% delle partenze migra verso altri Comuni del Luganese, ovvero verso i cosiddetti «Comuni satellite». Più nel dettaglio, i Comuni da cui Lugano ottiene un saldo negativo (ovvero persone che partono dalla città verso altri comuni) sono Massagno, Capriasca, Sorengo, Canobbio, Savosa, Ponte Capriasca, Comano, Bioggio, Origlio, Vico Morcote e Manno. Di contro, i centri vicini da cui eredita un bilancio migratorio positivo sono Paradiso, Collina d’Oro, Porza, Melide, Bissone, Muzzano e Grancia. Allargando lo sguardo al resto del Ticino, chi parte da Lugano per altri comuni del cantone predilige centri cittadini con un costo di vita più basso, come Mendrisio e Bellinzona.
Attrattiva per i ventenni
Arriviamo adesso alla novità dello studio, ovvero le principali cause di partenze e arrivi. I «motivi professionali» conquistano il podio delle motivazioni relative alle partenze da Lugano con il 26,3% rispetto a un tasso di risposta del questionario del 47%. Seguono la «partenza per rientro definitivo nel Paese d’origine», «miglior qualità di vita» e «motivi di studio propri». In proporzione, sono maggiori le persone che migrano da Lugano verso altre destinazioni per problemi legati al costo della vita rispetto a coloro che arrivano per lo stesso motivo. Di contro, le principali cause degli arrivi in città trovano ancora «i motivi professionali» come motivazione principale, seguita da «motivi di studio propri» e «migliore qualità di vita». Spicca un dato interessante relativo all’arrivo di giovani professionisti in formazione, soprattutto della fascia d’età 20-29 anni. Lugano viene scelta come destinazione dagli altri Cantoni soprattutto per motivi di studio, probabilmente a causa dello sviluppo delle varie università presenti sulle rive del Ceresio.
Non è sempre come sembra
Come detto, contrariamente alla percezione, gli affitti troppo alti sono la quinta causa delle partenze da Lugano verso il resto del cantone. La decima in generale. Il Servizio di statistica della Città ha paragonato il livello di priorità del problema nei quartieri (Pambio Noranco, Carabbia, Gandria, Pregassona e Davesco-Soragno) con i prezzi d’affitto al metro quadro medi effettivi dichiarati nel questionario. Si evince come il problema della percezione del caro affitti non è necessariamente relativa ai quartieri con gli affitti più elevati, in particolare a Pambio Norando e Pregassona. Chi decideva di partire da Pambio Noranco ha segnalato con una frequenza sopra la media sia il problema del caro vita e affitti, sia quello della scarsa qualità di vita. Effettivamente, è stato registrato un prezzo d’affitto al metro quadro medio al di sopra della media di Lugano. Più particolare il caso di Pregassona, in cui i partenti lamentavano sia la bassa qualità di vita che i prezzi d’affitto troppo elevati, nonostante questi siano al di sotto della media della città. Coloro che hanno lasciato Lugano per gli affitti troppo cari sono per la maggior parte migrati effettivamente verso Comuni dal costo abitativo più contenuto, come Minusio, Manno, Curio, Riva San Vitale, Gravesano, Magliaso, Agno, Bioggio e Chiasso. Tuttavia, alcune persone sono partite per Comuni con pigioni in media più elevate come Cadenazzo, Comano e Canobbio.
Nascite più frequenti tra gli stranieri
Il secondo studio condotto dall'Ufficio di statistica urbana della Città riguarda il saldo naturale di Lugano dal 2012 al 2022. Negli ultimi dieci anni il tasso di natalità è diminuito del 13,7%. Lugano ha i livelli di nascite inferiori rispetto alla media Svizzera. In particolare, i quartieri con un tasso di natalità al di sotto della media sono Bogno, Certara, Sonvico, Villa Luganese, Brè, Centro e Carabbia. Quelli con il più alto Cimadera, Cureggia, Aldesago, Gandria, Pazzallo e Barbengo. Gennaio è il mese in cui nascono più bambini. Le nascite sono più frequenti tra gli stranieri.