Chiasso: baby gang da tenere d’occhio

La polizia è abbastanza convinta che si tratti di un fenomeno di emulazione, ma che non sia per questo meno pericoloso. Un’emulazione - forse un po’ tardiva - delle street gang che proliferano, soprattutto dagli anni Ottanta, nelle città statunitensi. Ma per il Ticino, e per il Mendrisiotto, sono fenomeni piuttosto nuovi e che vanno monitorati con attenzione. «Un fenomeno - ha spiegato il comandante della Polizia Regione 1 Nicolas Poncini - che sta prendendo piede e in cui le bande, per attirare nuovi membri, utilizzano i social network esaltando la possibilità di fare soldi facili». «Soldi - ha sottolineato Mauro Mantovani, che coordina il gruppo Visione giovani - ma anche auto di lusso, farmaci e armi (finte, o perlomeno si spera)». L’anno scorso una delle più grandi baby gang del Ticino - attiva soprattutto a Mendrisio - è stata sgominata dalle forze dell’ordine. Furti, intimidazioni, spaccio di droga e perfino estorsioni. Ma ce ne sono altre. «E ce ne sono anche a Chiasso» spiega Mantovani, confermando l’esistenza di un’inchiesta. Proprio di Chiasso per esempio sarebbe la banda sospettata di aver brutalmente picchiato, a metà maggio, un sedicenne a Pregassona.
Meno furti, rapine e scippi
Ieri la Polizia Regione 1, nella sua sede di Chiasso, ha incontrato la stampa per presentare un bilancio del 2019. E chiaramente non si è parlato solo di baby gang. Si è parlato delle priorità affrontate durante l’anno (il consolidamento di settori specialistici e le sinergie con la polizia cantonale, l’implementazione degli effettivi per esempio, e l’allargamento della videosorveglianza agli altri Comuni convenzionati) e sono state fornite molte cifre. In generale è stata registrata una diminuzione dei reati. I furti sono (61 nel 2018) sono scesi a 4, le rapine 5 (erano 10 nel 2018 e 16 nel 2017), mentre le aggressioni sono state 4 ( nel 2018 e 17 l’anno precedente). E anche nel 2019 non sono stati denunciati scippi. In lieve aumento invece (dello 0,1%) le contravvenzioni.
Più interventi
Nel complesso sono molto aumentati (del 17,4%) gli interventi, passati da .994 del 2018 a 4.689. Di questi quasi più di un quarto (1.228) sono stati effettuati in notturna. E una crescita simile (+16,4%) si riscontra nel numero di persone controllate - .651 - durrante l’anno.
Stupefacenti: un problema
Gli stupefacenti restano però un problema. Trentuno le inchieste aperte dalla polizia Regione 1 nel 2019, riguardanti una novantina di persone (80 maggiorenni e 12 minorenni). Le sostanaze di gran lunga più diffuse restano la canapa (75 casi) e la cocaina (62). Ma rispetto al 2018 sono anche stati affrontati casi riguardanti la ketamina e le cosiddette «smart drugs». La polizia comunale ha sequestrato mezzo chilo di canapa, quasi 300 di hashish e 200 di cocaina. «Quantitativi che comunque - è stato ribadito - sono poco indicativi visto che spesso dal sequestro di un singolo grammo, o di una singola pastiglia, si riesce poi a fermare traffici molto più importanti»