Chiasso, dimissioni in biblioteca

CHIASSO - Ha destato non poca sorpresa nella cittadina di confine la pubblicazione di una nuova gara per l'assunzione di un caposervizio amministrativo con funzione di bibliotecario, per un grado di occupazione del 50%. Infatti, il medesimo ruolo era stato messo a concorso pochi mesi fa e la persona scelta dal Municipio sul finire della scorsa legislatura aveva di recente iniziato la propria esperienza lavorativa alla biblioteca comunale. Eppure la funzionaria, una professionista poco più che 45.enne, ha già dato le dimissioni, spiazzando, ammette il capodicastero Cultura Davide Dosi, lo stesso Esecutivo chiassese.
All'origine della sua decisione non vi sarebbero problemi sul posto di lavoro o coi superiori, bensì solo motivazioni di ordine personale. Sia quel che sia, le autorità comunali devono già trovarsi un subentrante. Questo non è l'unico imprevisto o caso spinoso che il Municipio da poco in carica ha ereditato in ambito culturale. Pendente è il ricorso al Consiglio di Stato dei consiglieri comunali Giorgio Fonio e Mauro Mapelli contro il bando di concorso per la nomina del direttore della biblioteca. Una funzione al 20% per la quale il collegio all'epoca guidato da Moreno Colombo aveva scelto Nicoletta Ossanna Cavadini, già a capo degli spazi espositivi chiassesi.
Intanto, l'ex responsabile della biblioteca comunale, che aveva ricoperto tale carica per circa un trentennio, è stato ricollocato in seno all'amministrazione cittadina, pare con un grado di occupazione inferiore all'Ufficio tecnico. Un altro fronte è quello apertosi con la richiesta, proveniente dal Legislativo, di ordinare un audit esterno per verificare le condizioni di lavoro ai servizi culturali di Chiasso, in particolare al m.a.x. Museo, dove non sono mancate lamentele dei dipendenti.
In attesa di risolvere le vertenze nate sotto il Municipio in carica fino al mese scorso, Dosi è chiamato a condurre in porto la riorganizzazione dei servizi bibliotecari, che prevede il passaggio sotto la conduzione operativa e concettuale del museo cittadino. Un percorso già tracciato, spiega, che va seguito, mantenendo un occhio di riguardo per la funzione pubblica e generalista della biblioteca. Dovrà dare un contributo il vincitore del concorso appena indetto per sostituire la fresca dimissionaria.
Tra i requisiti da presentare per diventare caposervizio al 50%, figura quello di «specialista SUP in informazione e documentazione, o diploma di bibliotecario/a cantonale, o BBS». Inoltre, i partecipanti devono attestare «conoscenze adeguate delle procedure di catalogazione informatizzata (Aleph) dei fondi librari». L'entrata in servizio, per un incarico a metà tempo inserito in una scala di stipendio compresa tra i 40.820 e i 53.960 franchi annui, è richiesta il prima possibile.